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Europa League

Atalanta, Gasperini: “Abbiamo scritto la storia, è stata durissima. I ragazzi sono stati straordinari”

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ULTIME NOTIZIE ATALANTA EUROPA LEAGUE GASPERINI – Gian Piero Gasperini, stratega del successo in Europa League, ha parlato a caldo a Sky Sport: “Credo che abbiamo scritto la storia, anche per il modo in cui abbiamo vinto. Straordinario, abbiamo ripetuto Liverpool, Lisbona… Lo Sporting ha vinto il campionato, quando abbiamo affrontato il Liverpool era primo in Premier… Incredibile. I ragazzi sono stati straordinari, una prestazione memorabile”.

Ci spiega la formazione offensiva?
“Giochiamo spesso col tridente, poi c’erano tutte le condizioni. Dovevamo avere pericolosità, è una finale e contava solo vincere. Sapevamo che costringere una squadra così poteva darci benefici, una partita straordinaria”.

Il Bayer sembrava invincibile…
“Sì, ma è senza ombra di dubbio meritata anche nel punteggio. Siamo felicissimi, vincere l’Europa League è una grandissima impresa. Risposta ai suoi detrattori che l’accusavano di non aver vinto un trofeo? Non credo di essere meglio di oggi pomeriggio… Ognuno ha i propri obiettivi, certo che per noi ci voleva una coppa e soprattutto una coppa così prestigiosa”

Ora una via o una piazza a Bergamo intitolata a lei?
“No, per quello c’è tempo… (ride, ndr)”.

GASPERINI A RAI SPORT

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“Mai come in questi giorni abbiamo sentito l’affetto della gente e della nostra tifoseria. Bisogna dare merito ai ragazzi, sono stati meravigliosi e straordinari. C’era rimasto indigesta la finale di Roma, quella non siamo riusciti a giocarla come volevamo”.

E’ stata uno stimolo la finale di Coppa Italia?
“Ci ha dato fastidio indubbiamente, con la Juventus puoi perdere ma non abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità”.

Una vita fa questa visione l’aveva solo lei.
“Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno dato questa possibilità, dall’avventura con il Genoa fino a qui. Mai una parola, sempre grandissima fiducia e siamo cresciuti nel tempo e sono cambiato anche io. Sono felice per questi ragazzi perché abbiamo cambiato l’Atalanta in questi anni ma l’entuasiamo della gente ci ha trascinato”.

Adesso rimarrà a Bergamo?
“Io sono un po’ pesante, me ne rendo anche conto. Abbiamo sempre l’ambizione di fare qualcosa in più, è sempre un qualcosa di tecnico che si vuole fare e vogliamo sempre fare qualcosa in più. Rimanere? Devono parlare con il presidente. Se uno deve scegliere il momento di uscire è questo ma penso di no”.

Ha riportato a vincere in Europa una squadra italiana.
“Mi da grande soddisfazione, quello che ha fatto l’Atalanta è un titolo straordinario senza aver tantissimi debiti. Vincerlo così ha un valore diverso, non credo che oggi sono più bravo di ieri e credo che il Bologna ha vinto, il Lecce ha vinto e l’Hellas ha vinto. Il concetto di vincere allarga tanta persone, ognuno è vincente nei propri limiti”.

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A chi dedica questa vittoria?
“La dedico alla città di Bergamo, al presidente, ai giocatori e a tutti quanti ed un pezzettino anche all’Italia che ci ha sostenuto”.

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