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Bianchi: “Questo Napoli è la squadra per eccellenza. Mourinho ha un gioco speculativo che produce”

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ULTIME NOTIZIE ROMA NAPOLI BIANCHI – Ottavio Bianchi, ex allenatore di Napoli e Roma, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sfida di domenica. Queste le sue dichiarazioni:

Come ha vissuto le piazze?
“Napoli per me è stata la vita, oltre che da calciatore e allenatore ci ho vissuto pure da dirigente. Dalla filosofia napoletana ho imparato umanamente molto: una lezione di vita, al di là dell’aspetto professionale. A Roma sono stato invece poco, ma in quei due anni ho conosciuto due persone meravigliose: l’ingegner Viola e la moglie Flora. Il presidente era un grande dirigente”.

E allora domenica chi vince?
“Difficile dirlo. Questo Napoli è la squadra per eccellenza in Italia, basta vedere le partite con Ajax e Liverpool. Sta facendo bene in ogni senso: gioco, collettivo, individualità. Sprigiona entusiasmo, mi sembra non abbia difetti o punti deboli: tanti sbocchi offensivi e solidità difensiva. In più non vedo giocatori tristi, neanche in panchina, chi entra anche solo per 15 minuti dà tutto. E nell’epoca dei cinque cambi questo fa la differenza”.

E questa Roma la convince?
“Con un personaggio carismatico come Mourinho l’ambiente si è trasformato ed è carico. La Roma fa di necessità virtù, ha un gioco speculativo che in questo momento produce. Ma come bellezza mi sembra non ci sia paragone. Il calcio però spesso va oltre, si sa. Soprattutto in una partita singola”.

Cosa deve fare Mou per fermare la cavalcata azzurra?
“Questo lo sa solo lui, che è chi deve analizzare la macchina per vincere il gran premio. Lui sa chi sta bene o se sarà meglio giocare di rimessa o pressare alti”.

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Kvaratskhelia è il talento più fulgido di questa Serie A?
“Una gran bella intuizione, nessuno conosceva questo ragazzo dal nome impronunciabile ma che gioca divinamente. Il Napoli è stato bravo, ha visto lungo”.

Tra l’altro, Spalletti è l’unico che ha ben tre centravanti.
“E chi metti hai sempre qualcosa indietro di buono. Con Osimhen attacchi più la profondità, anche per sfruttare la sua falcata. Mentre Raspadori è uno degli italiani più interessanti in assoluto. Se gioca lui devi giocare un po’ come il Barça di Messi, Xavi e Iniesta, con quel palleggio volto a stancare gli avversari e poi a colpirli, soprattutto perché sono tutti piccoletti: lui, Politano e Lozano. E anche con Simeone è un altro sistema ancora. Questa è la ricchezza del Napoli”.

Per la Roma più grave l’assenza di Dybala o di Wijnaldum?
“Due perdite pesanti, ma io scelgo sempre Dybala. In Argentina me ne parlavano già quando era ancora in Serie B. A me sono piaciuti sempre i giocatori virtuosi, che sanno giocare al calcio. Basti pensare a Sivori o al più grande di tutti”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Europa League

Siviglia, Suso: “Mourinho è un super allenatore. Penseremo alla Roma dopo il Real Madrid”

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ULTIME NOTIZIE SIVIGLIA SUSOSuso, attaccante del Siviglia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, nel corso del Media Day. Queste le sue parole sulla prossima sfida contro la Roma, finale di Europa League:

“Non abbiamo fatto ancora niente, ora c’è il Real Madrid. Non ci sono tanti giorni per lavorare, cominceremo a lavorare da domenica, dopo il Real Madrid. Quando giochi ogni tre giorni è una cosa bella, non hai tempo per pensare tanto, è tutto più veloce. abbiamo tanti giocatori buoni, possiamo cambiare. Penso che non sia il momento di pensare, abbiamo tempo per vedere come fare contro la Roma. Mourinho? È un super allenatore, è abituato a giocare queste partite ”.

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Europa League

Siviglia, Rakitic: “Avrei voluto lavorare con Mourinho. Finale? Speriamo di vincere”

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ULTIME NOTIZIE SIVIGLIA RAKITIC – Ivan Rakitic, centrocampista del Siviglia, intervistato da Sky Sport, ha lanciato parole al miele per il tecnico della Roma, José Mourinho:

“Ho giocato molte volte contro Mourinho: è un peccato che non abbiamo mai lavorato insieme e sarebbe stato fantastico. Mi piacerebbe conoscerlo nella quotidianità, ma non è mai stato possibile. Lo rispetto molto e credo che sia uno dei migliori allenatori nella storia del calcio. Conosco bene le sue squadre: sarà dura ma anche un piacere rivedersi e salutare di nuovo il maestro”.

Impossibile chiedere un pronostico sul risultato finale di Budapest, ma il 35enne croato resta positivo: “Speriamo di divertirci e ovviamente di vincere”.

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Europa League

Abraham: “E’ incredibile giocare due finali in due anni. Sogno un mio gol a Budapest”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM – Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del Media Day in vista della finale di Europa League contro il Siviglia. Queste le sue parole:

Come arrivi fisicamente e psicologicamente alla finale? 
“Non vedo l’ora di giocare la finale, sia io che i miei compagni. Prima c’è la Fiorentina, una partita importante che vogliamo affrontare al meglio. In vista della finale dobbiamo essere ottimisti. L’anno scorso abbiamo ottenuto un grande successo e sarebbe un sogno rivincere anche quest’anno una competizione europea. Magari segnando un gol, sarebbe anche meglio. Soprattutto per questo club che è diventato speciale per me”

Com’è giocare con Dybala e senza? 
“Paulo è un giocatore speciale, lo sapevamo quando lo abbiamo preso e lo ha dimostrato. Purtroppo ha avuto qualche problema ultimamente, ma giocare con lui è sempre un piacere. Quando non c’è si sente la sua mancanza”

Un anno fa hai messo la foto con Champions e Conference. Mourinho scherzando ha detto ‘Anno prossimo Europa League’. Ti manca solo questa da vincere. 
“Tutti i trofei devono essere una motivazione. Due finali in due anni sono un risultato straordinario che nessuno avrebbe pronosticato. Siamo vicini, ma lontani all’obiettivo. Si tratta di una partita speciale, motivo per cui dobbiamo dare tutto e non avere rimpianti. Sarebbe bello aggiungere il trofeo alla bacheca”

Si parla molto del tuo futuro in Premier.
“Nel calcio ci sono sempre voci. Alcune arrivano prima ai media che a me. Ora mi concentro sulla finale, il resto è nelle mani di Dio. Vedremo cosa mi riserverà il futuro, quello che mi preme è regalare un trofeo a questo grande club”

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