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Juventus, Condò analizza il caso Motta: “Mancanza di flessibilità e comunicazione, ecco perché l’esonero è inevitabile”

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ULTIME NOTIZIE JUVENTUS THIAGO MOTTA ESONERO CONDO – L’esonero di Thiago Motta dalla panchina della Juventus è ormai questione di ore e, in attesa dell’ufficialità, iniziano ad emergere analisi e retroscena sul perché di questa scelta. A fare il punto sulla situazione in casa bianconera è stato Paolo Condò, intervenuto in diretta su Sky Sport per commentare la svolta imminente con l’arrivo di Igor Tudor.

Condò: “Dopo Firenze mi aspettavo l’esonero”

Il giornalista non ha nascosto il proprio stupore per la gestione dei tempi da parte della società:
“Mi aspettavo l’esonero di Thiago Motta subito dopo la sconfitta con la Fiorentina. Dopo la conferma di Giuntoli, avevo pensato che sarebbe rimasto almeno fino al termine della stagione. In genere, l’ultima sosta per le Nazionali è il momento chiave per un eventuale cambio, così da concedere al nuovo allenatore qualche giorno per ambientarsi. Mi piacerebbe capire cosa sia successo tra domenica sera e oggi, visto che il cambio di rotta è arrivato all’improvviso.”

Secondo Condò, il dietrofront della dirigenza potrebbe essere stato causato da un confronto interno con lo stesso Motta, da cui sarebbe emersa la convinzione che continuare con lui avrebbe compromesso la corsa Champions League.

I limiti di Motta: “Zero flessibilità e scarsa comunicazione”

Il nodo principale, secondo Condò, è stato l’immobilismo tattico dell’allenatore italo-brasiliano:
“Credo che paghi la totale mancanza di flessibilità. La squadra nelle ultime settimane ha dato segnali evidenti di difficoltà, andava più indietro che avanti, e Motta ha fatto pochissimo per invertire la rotta. Inoltre, i rumors su un rapporto difficile con lo spogliatoio sono aumentati, segno che qualcosa si era rotto.”

Ma non è solo una questione tecnica. Condò sottolinea anche la mancanza di comunicazione pubblica da parte del tecnico:
“Una volta, gli allenatori in difficoltà si esponevano, provavano a spiegarsi, a raccontare come intendevano cambiare rotta. Thiago invece ha continuato a parlare in conferenze stampa piatte, che non trasmettevano nulla, né alla stampa né all’ambiente. Questo ha dato l’idea di uno completamente fuori dalla realtà. La Juve ha capito che non aveva più il controllo della situazione.”

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Tudor in arrivo, ma la corsa Champions è in bilico

Con l’arrivo di Igor Tudor, la Juventus spera di ritrovare equilibrio e mordente per blindare almeno il quarto posto, fondamentale per il futuro tecnico ed economico del club. L’ex allenatore di Marsiglia e Lazio è atteso a Torino nelle prossime ore per firmare un contratto di due mesi con opzione di rinnovo.

La scelta di cambiare guida tecnica a stagione in corso è un segnale forte: la dirigenza non vuole più rischiare. Resta ora da capire se Tudor riuscirà a restituire alla Juve quella consapevolezza e unità di intenti che, con Motta, sembravano smarrite.

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