Europa League
Lazio, Pedro: “Abbiamo fatto un passo in avanti per la mentalità. Ora capiamo meglio le idee di Sarri”

ULTIME NOTIZIE LAZIO MIDTJYLLAND PEDRO – Pedro, attaccante della Lazio, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League contro il Midtjylland. Queste le sue dichiarazioni:
La Lazio è cresciuta nella mentalità? Quanto manca per competere con il meglio del calcio italiano?
“Abbiamo fatto un passo in avanti importante, l’anno scorso non c’era la stessa mentalità. Abbiamo capito meglio le idee di Sarri e abbiamo portato grandi giocatori per rinforzare la squadra. Stiamo facendo un grande lavoro, giochiamo bene e abbiamo molta fiducia palla al piede, inoltre lavoriamo molto bene in difesa”.
Domani volete vendicarvi con il Midtjylland? Conosci il suo allenatore…
“Il mister lo conosco bene, era coordinatore e allenatore della Masia al Barcellona, è una brava persona che ama giocare palla a terra. Noi vogliamo fare bene, ci servono i punti per andare avanti in Europa League”.
Il tridente senza Immobile?
“Sappiamo che Ciro è molto importante, è un peccato che non possa essere con noi. Felipe, Zaccagni e altri siamo qui per aiutare la squadra. Felipe Anderson ha fatto una partita incredibile contro l’Atalanta, è il migliore in campo. Immobile attacca molto la difesa alla spalle ed è un punto di riferimento, Felipe invece viene tra le linee, ti permette di scambiare la palla di più”.
Come vedi Cancellieri? Che consigli vuoi dargli?
“Lo vedo bene, sta imparando. A volte per i giovani è difficile giocare, ma hanno una buona mentalità e mi piace. Gli dico di continuare così e di essere convinti delle proprie capacità”.
Ci pensi al Mondiale? Anche se hai abbandonato la Nazionale nel 2017…
“Difficile, sono tanti anni che non vado. Non è detto che sia finita, ma è passato troppo tempo dall’ultima volta. La Spagna ha un’altra generazione che sta andando molto bene”.
Cosa hai imparato alla Lazio?
“Sempre si impara, ovunque vai. Sono venuto qui per vincere, sono ambizioso ed è per questo che sono venuto qui. Sarri mi ha detto che voleva vincere e mi ha convinto. Ho accettato questa sfida importante, poi la Lazio ha vinto tanto nella sua storia”.
Hai giocato con tanti campioni. Milinkovic poteva giocare nel centrocampo del tuo Barcellona?
“Titolare è difficile (ndr, ndr). Lui però è fortissimo, è completo e ha anche un bel tiro. Ma c’erano Busquets, Fabregas, Xavi e Iniesta, poi anche Thiago Alcantara che giocava poco”.
Il tuo futuro: puoi rinnovare?
“No, ancora non ho parlato con il presidente e Igli, non è ancora tempo di farlo, siamo concentrati sulla stagione. Qui sto bene, sono felice con la squadra. I tifosi sono speciali, mi piace andare a esultare sotto la Curva”.
Come ti spieghi il crollo dell’andata?
“Non si spiega, ci sono partite così. Subisci 2 gol in 10 minuti, poi un rigore. In Europa il ritmo è diverso, paghi molto caro se fai un errore, non è come nel campionato. Il nome della squadra cambia poco, giocano tutti al 200%”.
Europa League
Siviglia, Suso: “Mourinho è un super allenatore. Penseremo alla Roma dopo il Real Madrid”

ULTIME NOTIZIE SIVIGLIA SUSO – Suso, attaccante del Siviglia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, nel corso del Media Day. Queste le sue parole sulla prossima sfida contro la Roma, finale di Europa League:
“Non abbiamo fatto ancora niente, ora c’è il Real Madrid. Non ci sono tanti giorni per lavorare, cominceremo a lavorare da domenica, dopo il Real Madrid. Quando giochi ogni tre giorni è una cosa bella, non hai tempo per pensare tanto, è tutto più veloce. abbiamo tanti giocatori buoni, possiamo cambiare. Penso che non sia il momento di pensare, abbiamo tempo per vedere come fare contro la Roma. Mourinho? È un super allenatore, è abituato a giocare queste partite ”.
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Siviglia, Rakitic: “Avrei voluto lavorare con Mourinho. Finale? Speriamo di vincere”

ULTIME NOTIZIE SIVIGLIA RAKITIC – Ivan Rakitic, centrocampista del Siviglia, intervistato da Sky Sport, ha lanciato parole al miele per il tecnico della Roma, José Mourinho:
“Ho giocato molte volte contro Mourinho: è un peccato che non abbiamo mai lavorato insieme e sarebbe stato fantastico. Mi piacerebbe conoscerlo nella quotidianità, ma non è mai stato possibile. Lo rispetto molto e credo che sia uno dei migliori allenatori nella storia del calcio. Conosco bene le sue squadre: sarà dura ma anche un piacere rivedersi e salutare di nuovo il maestro”.
Impossibile chiedere un pronostico sul risultato finale di Budapest, ma il 35enne croato resta positivo: “Speriamo di divertirci e ovviamente di vincere”.
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Abraham: “E’ incredibile giocare due finali in due anni. Sogno un mio gol a Budapest”

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM – Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del Media Day in vista della finale di Europa League contro il Siviglia. Queste le sue parole:
Come arrivi fisicamente e psicologicamente alla finale?
“Non vedo l’ora di giocare la finale, sia io che i miei compagni. Prima c’è la Fiorentina, una partita importante che vogliamo affrontare al meglio. In vista della finale dobbiamo essere ottimisti. L’anno scorso abbiamo ottenuto un grande successo e sarebbe un sogno rivincere anche quest’anno una competizione europea. Magari segnando un gol, sarebbe anche meglio. Soprattutto per questo club che è diventato speciale per me”
Com’è giocare con Dybala e senza?
“Paulo è un giocatore speciale, lo sapevamo quando lo abbiamo preso e lo ha dimostrato. Purtroppo ha avuto qualche problema ultimamente, ma giocare con lui è sempre un piacere. Quando non c’è si sente la sua mancanza”
Un anno fa hai messo la foto con Champions e Conference. Mourinho scherzando ha detto ‘Anno prossimo Europa League’. Ti manca solo questa da vincere.
“Tutti i trofei devono essere una motivazione. Due finali in due anni sono un risultato straordinario che nessuno avrebbe pronosticato. Siamo vicini, ma lontani all’obiettivo. Si tratta di una partita speciale, motivo per cui dobbiamo dare tutto e non avere rimpianti. Sarebbe bello aggiungere il trofeo alla bacheca”
Si parla molto del tuo futuro in Premier.
“Nel calcio ci sono sempre voci. Alcune arrivano prima ai media che a me. Ora mi concentro sulla finale, il resto è nelle mani di Dio. Vedremo cosa mi riserverà il futuro, quello che mi preme è regalare un trofeo a questo grande club”
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