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Moriero: “Roma-Napoli, compattezza contro verticalità. Abraham e Osimhen devono tornare al top”

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ULTIME NOTIZIE ROMA NAPOLI MORIERO – Francesco Moriero guida la nazionale delle Maldive, ma continua a guardare con attenzione quella Serie A e commenta per La Gazzetta dello Sport Roma-Napoli:

Moriero, che sensazioni ha per Roma-Napoli?
“Mi aspetto una grande partita, l’Olimpico è magico in queste occasioni. Per la Roma sarà un test importante perché il Napoli in questo momento è la squadra da battere, lo ha dimostrato sia per la proposta di gioco sia per i risultati ottenuti finora. È davvero bello ammirare una formazione italiana esprimersi così in campo, anche in Europa”.

Quale potrebbe essere il fattore decisivo?
“Sarà interessante vedere come Spalletti proverà a superare la compattezza dei giallorossi attraverso la verticalità. D’altro canto, la Roma dovrà dimostrare la crescita sul piano caratteriale auspicata da Mourinho. Ogni gara è una storia a sé, ma questa è molto sentita da entrambe le parti. Nessuno potrà permettersi dei cali di rendimento per inseguire i rispettivi obiettivi”.

È giusto inquadrare la Roma nella corsa Champions e il Napoli tra le candidate allo scudetto?
“Sì, in generale sono ambienti che hanno bisogno di grandi successi. Apprezzo molto il modo di fare di Spalletti, che vuole tenere a bada l’euforia: sa bene quanto è difficile restare concentrati sul lungo termine. Sono molto fiducioso anche per i giallorossi, hanno tutte le potenzialità per rientrare tra le prime quattro”.

In tal senso, l’assenza di Dybala potrebbe ridimensionare le ambizioni?
“È vero che Paulo dà qualità e fantasia come pochi, stava anche vivendo un ottimo momento di forma prima dell’infortunio. Purtroppo la sua storia è nota, spesso i problemi fisici l’hanno fermato sul più bello. Ma questi discorsi collettivi non possono essere condizionati da un solo calciatore”.

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Sulla carta, il duello a distanza più suggestivo sembra essere quello tra Abraham e Osimhen.
“Sono due attaccanti di spessore, anche se sono in una condizione diversa. L’inglese deve ritrovarsi nella concretezza e anche in fretta, perché ha un’importanza maggiore negli equilibri della Roma. Il nigeriano invece è vicino a tornare al massimo della brillantezza atletica, sa fare reparto da solo e ha più esperienza, ma il Napoli può contare su maggiori soluzioni in avanti”.

Tra gli azzurri, è impressionante l’impatto di Kvaratskhelia.
“È un fenomeno che non ha avuto bisogno di tempo per imparare a fare la differenza in un contesto importante. Guardarlo mi riporta a quando giocavo, il mio era un calcio che privilegiava molto lo spunto individuale e la superiorità creata nell’uno contro uno”.

L’astinenza di Nicolò Zaniolo ora deve preoccupare Mourinho?
“Nella vita di un giocatore c’è sempre un periodo in cui la palla non vuole entrare, è successo a tutti. In questo caso, la cura migliore è mettersi a disposizione dei compagni, il resto verrà da sé. Gli basterà una sola giocata per sbloccarsi, col suo talento poi sarà tutto in discesa”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Europa League

Siviglia, Suso: “Mourinho è un super allenatore. Penseremo alla Roma dopo il Real Madrid”

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ULTIME NOTIZIE SIVIGLIA SUSOSuso, attaccante del Siviglia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, nel corso del Media Day. Queste le sue parole sulla prossima sfida contro la Roma, finale di Europa League:

“Non abbiamo fatto ancora niente, ora c’è il Real Madrid. Non ci sono tanti giorni per lavorare, cominceremo a lavorare da domenica, dopo il Real Madrid. Quando giochi ogni tre giorni è una cosa bella, non hai tempo per pensare tanto, è tutto più veloce. abbiamo tanti giocatori buoni, possiamo cambiare. Penso che non sia il momento di pensare, abbiamo tempo per vedere come fare contro la Roma. Mourinho? È un super allenatore, è abituato a giocare queste partite ”.

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Europa League

Siviglia, Rakitic: “Avrei voluto lavorare con Mourinho. Finale? Speriamo di vincere”

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ULTIME NOTIZIE SIVIGLIA RAKITIC – Ivan Rakitic, centrocampista del Siviglia, intervistato da Sky Sport, ha lanciato parole al miele per il tecnico della Roma, José Mourinho:

“Ho giocato molte volte contro Mourinho: è un peccato che non abbiamo mai lavorato insieme e sarebbe stato fantastico. Mi piacerebbe conoscerlo nella quotidianità, ma non è mai stato possibile. Lo rispetto molto e credo che sia uno dei migliori allenatori nella storia del calcio. Conosco bene le sue squadre: sarà dura ma anche un piacere rivedersi e salutare di nuovo il maestro”.

Impossibile chiedere un pronostico sul risultato finale di Budapest, ma il 35enne croato resta positivo: “Speriamo di divertirci e ovviamente di vincere”.

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Europa League

Abraham: “E’ incredibile giocare due finali in due anni. Sogno un mio gol a Budapest”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ABRAHAM – Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del Media Day in vista della finale di Europa League contro il Siviglia. Queste le sue parole:

Come arrivi fisicamente e psicologicamente alla finale? 
“Non vedo l’ora di giocare la finale, sia io che i miei compagni. Prima c’è la Fiorentina, una partita importante che vogliamo affrontare al meglio. In vista della finale dobbiamo essere ottimisti. L’anno scorso abbiamo ottenuto un grande successo e sarebbe un sogno rivincere anche quest’anno una competizione europea. Magari segnando un gol, sarebbe anche meglio. Soprattutto per questo club che è diventato speciale per me”

Com’è giocare con Dybala e senza? 
“Paulo è un giocatore speciale, lo sapevamo quando lo abbiamo preso e lo ha dimostrato. Purtroppo ha avuto qualche problema ultimamente, ma giocare con lui è sempre un piacere. Quando non c’è si sente la sua mancanza”

Un anno fa hai messo la foto con Champions e Conference. Mourinho scherzando ha detto ‘Anno prossimo Europa League’. Ti manca solo questa da vincere. 
“Tutti i trofei devono essere una motivazione. Due finali in due anni sono un risultato straordinario che nessuno avrebbe pronosticato. Siamo vicini, ma lontani all’obiettivo. Si tratta di una partita speciale, motivo per cui dobbiamo dare tutto e non avere rimpianti. Sarebbe bello aggiungere il trofeo alla bacheca”

Si parla molto del tuo futuro in Premier.
“Nel calcio ci sono sempre voci. Alcune arrivano prima ai media che a me. Ora mi concentro sulla finale, il resto è nelle mani di Dio. Vedremo cosa mi riserverà il futuro, quello che mi preme è regalare un trofeo a questo grande club”

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