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Rosella Sensi: “Fiera di Mourinho e dei Friedkin. De Rossi? Sarà un grande allenatore”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA ROSELLA SENSI Rosella Sensi sabato sera è stata ospite a Tg Sport su Rai 2. L’ex Presidente della Roma ha parlato in una lunga intervista del club dei Friedkin e di Josè Mourinho. Queste le sue dichiarazioni:

“Ci vuole un grande senso di responsabilità quando sei donna in questo ambiente. È vero che è un mondo ‘maschile’ ma non maschilista. Qualche anno fa’ quando ero Presidente della Roma all’inizio è stata una novità. Anche se io poi conoscevo molti Presidenti perché ero andata spesso in Lega come amministratore delegato. Ma si abituano e non sono maschilisti. La capacità professionale può essere espressa sia da un uomo sia da una donna senza difficoltà in determinati livelli”. 

È più difficile per una donna guidare una società di calcio?
“Sembrerebbe più difficile ma in realtà non lo è assolutamente. Perché non si tratta di un caso di genere si tratta di responsabilità e di capire se si può affrontare un determinato ruolo in un contesto aziendale importante e multiplo. Non credo che sia più difficile”.

Che effetto le fa vedere Mourinho sulla panchina della Roma?
“Da avversario ci ha fatto soffrire parecchio (ride n.d.r.). Adesso sono molto felice che sia il nostro allenatore, felice delle soddisfazioni che ci sta facendo togliere, non ultima la vittoria della Conference League. Ero presente a Tirana per vedere la partita. Mourinho è un grande allenatore, coinvolge, è un leader in tutto e per tutto. Sicuramente trasmetterà tutto questo anche ai ragazzi nello spogliatoio a prescindere da qualche risultato che può sembrare meno soddisfacente. C’è sostanza ed è lui a trasmetterla”.

L’esordio di De Rossi sulla panchina della Spal: è sempre stato un leader?
“Si, assolutamente. Io ho sempre visto sia Francesco sia Daniele in due ruoli ben diversi. Ho sempre pensato che De Rossi potesse diventare un grandissimo allenatore, per carattere e per determinazione. È sempre stato un leader nello spogliatoio insieme ad altri suoi compagni. Anche quando mi veniva a comunicare qualcosa, arrivava sempre in modo deciso imponeva sempre in maniera molto determinata le proprie volontà. Immagino che farà bene, bisogna dargli tempo non bisogna però puntargli troppo gli occhi addosso. Anche se io affettivamente lo seguo perché ci sarà un grandissimo allenatore italiano nei prossimi anni”.

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È vero che nel 2009 rifiutò 70 milioni di euro dal Chelsea per De Rossi?
“Si è vero. Alcune persone vicino a me ai tempi, lavorativamente parlando mi diedero della pazza. Ma la Roma in quel momento aveva bisogno di tenere il livello agonistico alto e cedere Daniele non sarebbe solo stato far perdere al club un pezzo importante della squadra ma anche un leader dentro e fuori dal campo. Ero sicura che avrebbe fatto la differenza negli anni successivi. De Rossi quando c’era un problema è sempre intervenuto ed è sempre stato presente. Privare la Roma e i tifosi di un giocatore così importante e non sostituibile, sarebbe stato deleterio per la squadra”.

Una scelta coraggiosa?
“Sì scelta coraggiosa ma che ho un po’ pagato. Ma io sono una che va avanti con determinazione e non ascolta più di tanto”. 

Le grandi famiglie italiane nel mondo del calcio sono sempre meno: è questo uno dei mali delle nostre società?
“No, dispiace certo perché la tradizione italiana è fatta certo di questi grandi mecenati che hanno investito tantissimo nel calcio. Ma questo sport sta andando aventi, si deve evolvere e chiunque può portare del bene nel movimento a prescindere che sia italiano o meno. L’importante è che faccia bene. Non è detto che l’investitore straniero sia per forza più capace. Io in questo momento sono molto contenta di essere rappresentata da una famiglia americana come i Friedkin, che sono grandi investitori”.

Nel vostro calcio c’era più sentimento?
“Ho perso contatto poi con i nuovi investitori. Non so se fosse più romantico, ma fatto di tanta umanità. Questo è quello che mi porto nel cuore, tante persone che continuo a sentire. Questo è l’aspetto più sano del calcio che arrivava anche ai giocatori”. 

Che cosa le manca di quei momenti? 
“Potrei rispondere tutto. Mi manca mio padre, ma sono felice per averlo vissuto. Il calcio è fatto di tanti aspetti negativi, ma l’umanità e il calore dei tifosi te lo parti dentro per sempre e ringrazi di aver potuto vivere un’esperienza così unica”.

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Come sta vivendo la vicenda personale tra Totti ed Ilary? 
“Ne parlano tutti forse un po’ troppo, anche a discapito dei tre ragazzi. Mi è dispiaciuto perché rappresentano tanto, e quando si rompe qualcosa di così grande è devastante. Mi sono immedesimata in loro, poi tutto il resto non voglio commentarlo. So che Francesco sta soffrendo e comunque una fine di un matrimonio è come un lutto”.

Che idea si è fatta sulla Nazionale di Bertolini? Come si trova continuità nei risultati?
“La continuità dei risultati è la cosa più difficile. L’intero movimento è in crescita, il passaggio al professionismo ha dato maggiore entusiasmo. Come diceva Bertolini, quando si incontrano squadre come Brasile o Francia c’è un gap tecnico che deve essere ancora colmato. Ma credo che piano piano si arrivi anche ad una continuità”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Calciomercato Roma, Mourinho vuole Morata. Ma Scamacca resta in pole

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CALCIOMERCATO AS ROMA MORATA SCAMACCA – José Mourinho vuole Alvaro Morata. È il suo giocatore preferito – in base alle possibilità economiche del club – per rimpiazzare l’infortunato Abraham e aumentare la qualità nel reparto offensivo della Roma. Il tecnico nei giorni scorsi lo ha chiamato, così come ha fatto anche l’amico Dybala, gli ha parlato del progetto giallorosso, delle sue ambizioni e del piano stagionale. Ma soprattutto della volontà di averlo in squadra per i suoi gol ma anche per il suo modo di giocare, secondo lui perfetto per il gioco della squadra.

Come riferisce il Corriere dello Sport, Tiago Pinto ha fissato un incontro nei prossimi giorni con l’agente dell’attaccante spagnolo per capire la fattibilità economica dell’affare anche per quanto riguarda lo stipendio.

Detto questo, Gianluca Scamacca resta il favorito di Tiago Pinto per il rapporto qualità-prezzo. Il gm sta continuando a lavorare con il West Ham per cercare un’intesa sulla modalità del trasferimento. Il giocatore ha già da diverso tempo trovato l’accordo con il club, ma per ora la squadra londinese ha respinto il prestito secco aspettando altre pretendenti che possano assicurare un trasferimento a titolo definitivo. Si tratta.

L’ultima idea è Okafor del Salisburgo, cercato anche da diversi club esteri e italiani visto il suo contratto in scadenza nel 2024. Monitorato sempre Adama Traoré come trequartista-esterno a parametro zero. 

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Klose: “Non capisco la scelta di Milinkovic-Savic. In Arabia Saudita si va a fine carriera”

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ULTIME NOTIZIE LAZIO KLOSEI MILINKOVIC-SAVIC – Miroslav Klose, ex attaccante della Lazio, oggi allenatore e commentatore sportivo per Prime Video, commenta al Corriere dello Sport l’addio di Milinkovic-Savic ai biancocelesti, direzione Al-Hilal:

“Del campionato arabo ho visto forse venti minuti di una partita, non saprei dire che livello di gioco ci sia. Però tanti giocatori stanno andando lì, anche dall’Italia. Io penso che se sei alla fine della tua carriera, come ad esempio Benzema o Cristiano Ronaldo, allora ci possa stare come scelta. Per quanto riguarda Milinkovic, invece, la vedo un po’ diversamente. Per me non ha l’età giusta per questo step. Lo avrei visto meglio in Inghilterra o in Spagna. Ma è la sua decisione e dobbiamo accettarla”.

Le sirene arabe hanno mai tentato Klose?
“No, ma alla fine della mia carriera potevo andare in Cina. Ho detto no perché avevo già 38 anni. Avevo già stabilito che se avessi finito con la Lazio avrei smesso. La mia famiglia voleva tornare in Germania”.

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Calciomercato Fiorentina, si accelera per Dominguez: la chiave può essere Kouamé

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CALCIOMERCATO FIORENTINA DOMINGUEZ – La Fiorentina si è messa alla ricerca di un possibile sostituto di Sofyan Amrabat, sempre più vicino alla Spagna. Stando a quanto riportato da La Nazione, il principale obiettivo resta Nicolas Dominguez, reduce da un’ottima stagione con il Bologna.

Nelle ultime ore si è registrata un’accelerata tra i due club. La società di Commisso sembrerebbe pronta a mettere sul piatto soldi più una contropartita tecnica che potrebbe essere individuata in Christian Kouamé, attaccante che piace al Bologna e potrebbe permettergli di sbloccare anche la cessione di Riccardo Orsolini.

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