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Coppa Italia

Sampdoria, Stankovic: “Questa è la vittoria dei ragazzi. Chi non sa soffrire non sa gioire”

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ULTIME NOTIZIE SAMPDORIA ASCOLI STANKOVIC – Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita di Coppa Italia vinta ai rigori contro l’Ascoli. Queste le sue dichiarazioni:

Vittoria con più difficoltà.
“Con tanta sofferenza ma chi non sa soffrire non sa gioire. Partita dove siamo entrati molto bene, doveva avevamo tutto sotto controllo fino al gol dell’1-1. Dopo ho visto che c’era molto più nervosismo che contro la Roma. I ragazzi volevano vincere perché volevano una scossa. Siamo andati sotto e non hanno mollato. Questa è la loro vittoria. Sono stati bravi. C’era chi non ha giocato tanto e si vedeva che mancavano i 90 minuti ma così si fa il gruppo. Abbiamo sofferto insieme e abbiamo vinto insieme”.

Cosa può dare questa partita in vista della Cremonese?
“Può cambiare il corso della stagione. Si giocherà a calcio dopo lunedì. Da stasera è uscito il gruppo. Quando parlavo ai ragazzi quando sono arrivato ho etto che in campo a volte conterà l’uomo di più che il giocatore. In A sono tutti bravi ma in certe partite conterà l’uomo. Gli ho detto di guardare il compagno di fianco e con lui dovete soffrire. Dobbiamo essere uniti. Solo così e con lo spirito di sofferenza e di gioia può darci una bella scossa”.

Il pubblico?
“E mi fa grande piacere. 120 minuti senza fermarsi. Eravamo anche sotto in certi momenti e non brillanti ma sentivo che aumentavano il sito. Sold-out a Cremona e loro ci credono perché non possiamo mollare. Loro hanno fatto il loro, ora tocca a noi. Io per primo per trovare una soluzione per cambiare il corso della stagione. Sono stati spettacolari”.

Cosa ha avuto Vieira? E i cambi all’intervallo?
“Ieri nella partitella finale gli si è girata la caviglia, ha provato tutto il riscaldamento e non se la sentiva. Non sentiva la caviglia stabile. Non dovevamo prendere nessun rischio. Non ci sono stati cambi perché qualcuno ha giocato male, ho parlato anche con Quagliarella e Caputo che si sarebbero divisi 45 minuti e 45 minuti”.

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Può essere la scossa psicologica?
“E’ merito dei ragazzi e loro si meritano un po’ di gioia. Li vedo che parlavo con Djuricic e gli dicevo che con uno stop voleva fare tre cose, tanta la voglia. Ci mette tutto sé stesso e anche gli altri. Dobbiamo avere meno frenetici e ci arriverà. Con tranquillità arriveranno anche le giocate perché in campo l’abbiamo il talento. Sono molto contento per i ragazzi”.

Caputo ha trovato il gol.
“Non voglio dividere attaccanti dai centrocampisti e gli esterni. Siamo un blocco unico. Se gli attaccanti non segnano è perché non arrivano i palloni giusti e via dicendo. Siamo un gruppo e dobbiamo migliorare in ogni posizione e fare le scelte giuste. Sono contento per Caputo, hanno segnato Gabbiadini e Djuricic su rigore. Si meritano un po’ di tranquillità. Almeno questa notte. Da domani abbiamo la testa a Cremona”.

Contini?
“E’ stato monumentale. La sua presenza durante i 120 minuti ci ha dato sicurezza. Per me è stato il numero uno. Ci vuole una grande personalità. Ha parato due rigore, ne ha segnato uno. Cosa vuoi di più da un portiere”. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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