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TCW – Roma, Friedkin ci ripensa e propone il rinnovo a Mourinho (tramite Souloukou): lo Special ora riflette

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CALCIOMERCATO AS ROMA MOURINHO RINNOVO – La paura del dissenso, della contestazione, dei sold out che magicamente potrebbero sparire. I Friedkin ci hanno ripensato, questa volta in maniera definitiva su Josè Mourinho. Hanno provato a sondare il terreno per altri allenatori: prima Flick (rifiuto) poi Thiago Motta (troppo giovane e inesperto, con la speranza di tornare all’Inter) con la suggestione Conte (che ha in testa la Juventus e le sirene dalla Premier). Ma alla fine, come nel gioco dell’oca, si torna al punto di partenza. Basta un dado che, seppur tirato male, ti faccia tornare indietro, esattamente nel 2021.

Secondo quanto appreso da TuttoCalcioWeb.info, dopo l’incontro in Portogallo – anche dai toni accesi – in cui Dan Friedkin comunicava l’impossibilità (o la volontà?) di non rinnovare il contratto a Mourinho, il presidente giallorosso è tornato sui suoi passi. Paradossalmente quello che (l’ex) Romagiallorossa.it aveva tirato fuori nelle settimane precedenti, ha creato un clima di tensione all’interno della società. Friedkin che dà il benservito a Mou. Roba da pazzi. Roba da far discutere i social, da far chiamare le famigerate radio romane per chiedere conferme e informazioni in più. Da far scomodare un’istituzione come Michelangelo Gratton, il figlio del “Lupetto”. Ripetiamo, roba da pazzi.

Friedkin, rimasto come al solito in silenzio, come si dice a Roma, ci ha rimuginato. Ci ha pensato. Insomma, ci ha ripensato. Troppo forte la figura di Mourinho all’interno della tifoseria. Troppo importante, in questo momento storico per la Roma lo Special One. Per farla breve, Friedkin ha dato mandato alla dirigenza, la CEO Lina Souloukou in testa, di dire a Mou: “Rinnovo? Parliamone se vuoi. Noi siamo disponibili”.

Ora la palla, paradossalmente, se prima era dei Friedkin adesso passa a Mou. Perchè è vero che a Roma sta bene, che la gente lo ama, che i tifosi sono dalla sua parte, ma aspetta ancora un dirigente forte che lo affianchi nelle sue battaglie. Mourinho sta facendo la sua parte: non è troppo polemico con i giornalisti, non fa show nelle sue conferenze stampa. E’ anche fin troppo misurato e accondiscendente ad alcune domande francamente imbarazzanti. Ordini della società, dicono. Fosse per lui qualche sassolino della scarpa se lo sarebbe tolto. E invece no. Un Mourinho morigerato, tranquillo, pacifico. Certo, in campo è un’altra cosa. In panchina è quello che fa il segno a Palladino del Monza di ‘non piangere’ per i palloni spariti o per il gol subito. Ma quello è Mourinho.

In soldoni, l’appuntamento è tra meno di due mesi: fine dicembre/inizio gennaio. In quel periodo si programmerà il futuro, non solo per il rinnovo (Mou è cercato non solo dall’Arabia Saudita ma anche dal Real Madrid per il dopo Ancelotti), ma soprattutto per il mercato di gennaio e programmare i prossimi parametri zero. Tiago Pinto dovrebbe rimanere al suo posto (presto dovrebbe essere annunciato il suo rinnovo) e per questo motivo il connubio Roma-Mourinho potrebbe continuare. Fino a quando? Almeno 2026. Almeno altri due anni. Poi, oltre al Real Madrid, l’Arabia Saudita, il Psg e il Portogallo, tutte offerte più o meno declinate, ci sarà forse solo e soltanto la Roma. Perchè Mou a Roma, se non l’avete ancora capito, ci sta da Re. E morirà da Re. A Roma.

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