Rassegna Stampa
Inter, da super Lautaro al nuovo Lukaku: i nerazzurri lanciano l’attacco totale

ULTIME NOTIZIE INTER SAMPDORIA LAUTARO DZEKO – Simone Inzaghi spera che l’abbondanza continui per l’Inter, chiamata a una rimonta non semplice, ma che tutti sentono di poter realizzare. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, il rientro di Lukaku ha contribuito a rinsaldare la convinzione nello spogliatoio nerazzurro. Romelu sposta sempre, nel bene e nel male. A settembre la sua assenza sembrava la chiave della crisi di risultati, ma ottobre ha confermato il trend della stagione passata: all’Inter, c’è vita anche senza Lukaku.
L’exploit in Champions e la ripartenza feroce in Serie A hanno un nome e un cognome: Lautaro Martinez è il simbolo di questa nuova Inter, l’uomo dai gol pesanti, il centravanti che si è preso sulle spalle la squadra nel momento più delicato, alla sua maniera. Non solo i gol – pesantissimi – a Barcellona e soprattutto a Firenze, ma una capacità di trascinare i compagni, dargli l’esempio, trasmettendo energie e qualità.
Ma la fortuna di Inzaghi ora è quella di avere finalmente a disposizione tutto il suo arsenale offensivo: Lukaku è tornato, con uno squillo in Champions dopo appena quattro minuti dal suo ingresso contro il Viktoria Plzen. Dzeko è sempre il solito, regista offensivo negli ultimi 30 metri ma anche rapinatore d’area. E poi c’è Correa alla ricerca della miglior condizione: lui sì che ha qualcosa da dimostrare, soprattutto a Inzaghi, grande sponsor del suo arrivo a Milano nell’estate 2021. Ieri Inzaghi per la prima volta negli ultimi due mesi è andato a letto con tanti dubbi e una certezza: con quell’oro lì davanti, c’è più gusto a pensare agli incastri giusti per volare. Perché qui tutti possono giocare con tutti senza che la squadra subisca un contraccolpo tecnico.
Lautaro non è sicuro al cento per cento di partire titolare, per diversi motivi. Il Toro nelle ultime partite è stato “picchiato” duro, sia a Firenze sia in Champions, e potrebbe pure aver bisogno di un turno di riposo. Più facile che sia martedì a Monaco, visto che in Europa aleggia lo spettro della diffida in vista degli ottavi. Ma rinunciare oggi a questo Lautaro formato super sembra complesso, a maggior ragione con un Lukaku da reinserire gradualmente. Contro la Samp è vietato sbagliare, per questo Lautaro resta in pole per una maglia da titolare (con Dzeko accanto, in vantaggio su Correa), nonostante Simone tenga viva l’ipotesi di poter partire con Correa e Dzeko.
Lukaku partirà della panchina, ma aumenterà il minutaggio in campo, con la possibilità di rivedere Romelu in campo dal 1’ in Champions. Prove generali per la grande sfida di domenica a Torino, in casa Juve, dove potrebbe tornare a splendere la Lu-La.
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Bologna, Thiago Motta vuole restare e incontrerà Saputo: è pronta la lista dei Prescelti

ULTIME NOTIZIE BOLOGNA THIAGO MOTTA – Thiago Motta ha teoricamente stilato – in attesa di aggiunte – la lista dei giocatori che non vorrebbe veder partite. I noti Prescelti sono cinque, magari con l’aggregarsi di Nikola Moro (la Uefa si deve pronunciare sull’eventualità del rinnovo del prestito) e Andrea Cambiaso, che però all’80% rientrerà dal prestito alla Juventus.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, i cinque giocatori sono Nicolas Dominguez (3 gol e il Siviglia addosso), Stefan Posch (6 gol e obbligo di riscatto fissato a 5,5 milioni di euro), Lewis Ferguson (5 gol), Jerdy Schouten (una squadra italiana lo segue, la Bundesliga di più…) e Jhon Lucumi. Gli altri? Si valuterà.
Quando Joey Saputo tornerà dal Canada, ovvero venerdì o sabato pre-Napoli, Thiago Motta parlerà ancora una volta col suo presidente (cosa già avvenuta per dieci minuti, e sul campo, 15 giorni fa), per avviare le consultazioni inerenti all’anno che verrà. Thiago Motta capirà dove focalizzarsi, ben sapendo che l’apprezzamento del club e della città (dal gioco al riempimento del Dall’Ara: nelle ultime 7 gare la media-spettatori ha varcato le 20.000 unità) sono dati di fatto inconfutabili.
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Calciomercato Juventus, se saltano le Coppe via in molti: da Vlahovic a Rabiot passando per Di Maria

CALCIOMERCATO JUVENTUS VLAHOVIC RABIOT PAREDES – Se la Juventus parteciperà o meno alla Champions League anche l’anno prossimo influirà inevitabilmente sul mercato. Le speranze al momento sono poche, anzi pochissime, perché oltre a vincere le ultime due partite i bianconeri dovrebbero sperare che il Milan non batta il Verona e che anche Atalanta e Roma s’inceppino.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri nel post partita di Empoli è stato chiaro: a seconda di dove giocherà la Signora cambieranno anche le strategie. Tradotto: il club dovrà ridimensionare soprattutto gli stipendi, cercando di tagliare i giocatori che guadagnano di più, oltre che mettere sul mercato i pezzi pregiati.
Ecco perché Dusan Vlahovic pare il giocatore più a rischio: guadagna tanto (7 milioni) ed è stato pagato parecchio appena un anno e mezzo fa, però è giovane e quotato, nonostante l’ultima stagione sia stata deludente, e le pretendenti non mancano. Piace a Manchester United, Chelsea e Bayern Monaco ed è ipotizzabile che le big straniere ci facciano un pensierino, avendo anche la possibilità di garantirgli lo stesso ingaggio, se non addirittura più alto. Il suo procuratore Darko Ristic aveva già fatto a gennaio un giro di sondaggi e probabilmente si è già rimesso al lavoro.
Adrien Rabiot, che è arrivato 4 estati fa a zero e, salvo clamorose sorprese, se ne andrà da svincolato a fine giugno. Il francese è un pupillo di Allegri, che aveva chiesto alla società di provare a trattenerlo. La mamma-agente del giocatore, Veronique, si era detta disponibile a trattare ma solo a fine stagione. Senza la Coppa più importante la posizione della Juventus diventerebbe molto più debole.
Di sicuro la Juventus si libererà dei 7 milioni che guadagna Leandro Paredes, in prestito dal Psg: l’obbligo di riscatto è decaduto con la mancata qualificazione agli ottavi di Champions e la Juventus aveva già deciso di non acquistarlo (troppi 22 milioni, visto anche il rendimento non soddisfacente), a maggior ragione non cambierà idea ora, anzi ne approfitterà per alleggerire il monte ingaggi.
Lo stipendio più pesante in assoluto però è quello di Paul Pogba, 8 milioni netti a stagione più 2 di bonus: il contratto è lungo (altri 3 anni) oltre che oneroso e dopo la stagione fantasma del Polpo difficile che qualcuno si faccia avanti per acquistarlo. In più il giocatore è certo di potersi riscattare in maglia bianconera e non valuta neppure l’ipotesi di un addio, anche nell’eventualità che si resti senza Europa.
Altro ingaggio pesante è quello di Angel Di Maria, che ha firmato un annuale a 6 milioni. La Juve, inizialmente intenzionata a proporgli il rinnovo di un anno (approfittando del Decreto Crescita) ha cambiato idea dopo le ultime prove opache del Fideo.
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Napoli, De Laurentiis vuole la Champions League e punta tutto su Luis Enrique

CALCIOMERCATO NAPOLI LUIS ENRIQUE – De Laurentiis vuole la Champions, come ha annunciato a un po’ di milioni di tifosi nel momento di massima euforia-scudetto, e ha deciso che l’uomo più giusto a cui affidare il suo ambizioso e complesso progetto si chiama Luis Enrique. Per tutti Lucho.
Come riferisce il Corriere dello Sport, la grande ossessione del presidente è l’Europa. Una finestra sul mondo, il K2 del calcio: una cima sulla quale vorrebbe piantare la bandiera del Napoli. Magari accanto a quella del Barça di Luis Enrique: lui sa come si fa, l’ha conquistata da allenatore blaugrana nel 2015 insieme con la Liga, la Supercoppa Uefa, il Mondiale per club, la Coppa di Spagna.
De Laurentiis, ovviamente, ha anche il piano alternativo. Una serie, per la precisione: il primo si chiama Thiago Motta, 40 anni, cose davvero egregie con il Bologna e il marchio blaugrana nel passato: come Luis Enrique ha giocato nel Barça. E ancora: Vincenzo Italiano, 45 anni, è un altro regista del gioco bello nonché un altro tecnico rampante e molto stimato da DeLa, ma in questo momento è ovviamente concentrato sulla Fiorentina e, da ieri, sulla finale di Conference.
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