Rassegna Stampa
Juventus, Allegri senza Vlahovic punta su Milik: è lui l’uomo della provvidenza

ULTIME NOTIZIE LECCE JUVENTUS MILIK – Arek Milik è diventato quasi l’uomo della provvidenza della Juventus. Un po’ perché la situazione, dopo il ko a Lisbona con il Benfica che ha sancito l’eliminazione dalla Champions, rischia di precipitare anche in campionato, dove i bianconeri sono già a meno dieci dal Napoli capolista e a cinque punti dall’Atalanta quarta. E un po’ perché Massimiliano Allegri si presenterà nel Salento con dieci infortunati e una panchina composta da appena sei giocatori di movimento.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, ai soliti noti fermi ai box si sono aggiunti, come anticipato dallo stesso allenatore ieri nella conferenza della vigilia, pure Locatelli (motivi personali) e Vlahovic. L’assenza dell’attaccante serbo (infiammazione al tendine dell’adduttore, si spera di rivederlo già contro il Psg in Champions mercoledì) ha di fatto consegnato il ruolo di bomber principe a Milik per la trasferta di Lecce.
Intanto Milik ha messo nel paniere 5 gol in 12 partite con la Juve, con una media di una rete segnata ogni 123’. Niente male, se si pensa alle difficoltà palesate dalla squadra in questi primi due mesi e mezzo di stagione. Allegri affiderà al polacco il ruolo di terminale in una squadra rimaneggiata e quasi improvvisata. L’ultima defezione potrebbe essere Rugani, debilitato dall’influenza. In panchina anche capitan Bonucci. Il tecnico livornese potrebbe rinunciare in partenza al secondo attaccante, Moise Kean, per utilizzare il giovane Miretti sotto punta. L’altro indiziato è Fagioli, che partirebbe per la prima volta titolare. Spazio a partita in corso per Iling-Junior, la sorpresa di Lisbona, Soulé e, perché no, anche Compagnon, l’ultimo aggregato alla comitiva bianconera per Lecce. Ai giovani, però, si può chiedere di garantire entusiasmo, non di prendersi le responsabilità sulle spalle. Per quelle ci sono i giocatori come Milik.
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Bologna, summit di Arnautovic con la dirigenza: per Motta rimane in panchina

ULTIME NOTIZIE BOLOGNA MOTTA ARNAUTOVIC – Il summit tra Marko Arnautovic e i dirigenti del Bologna alla presenza del tecnico Thiago Motta non ha cambiato i piani dell’allenatore degli emiliani. Come riferisce Il Resto del Carlino, il tecnico non rinuncerà ai suoi principi e non farà sconti rispetto alla meritocrazia che è il nucleo intorno a cui è stato costruito il Bologna che sta lottando per tornare in Europa.
Anche contro la Salernitana dal primo minuto spetterà a Musa Barrow, che dà maggiori garanzie in allenamento e che secondo Motta si merita più il posto rispetto al centravanti austriaco.
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Spezia, Semplici: “Ai giocatori chiedo coraggio. Se si perde è colpa mia, se si vince è merito loro”

ULTIME NOTIZIE SPEZIA SEMPLICI – Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua nuova esperienza. Queste le sue dichiarazioni:
“Ai calciatori chiedo di avere coraggio e di scegliere la giocata. Tanto loro lo sanno: se si perde, è colpa mia; se si vince, è merito loro. Così ho chiesto ai ragazzi di scendere in campo con il sorriso e con ottimismo. In ogni partita capita il momento in cui devi soffrire e subire, ma non bisogna mai smettere di crederci. Questa mentalità paga, l’abbiamo dimostrato contro l’Inter: dopo l’1-1 non ci siamo chiusi per difendere il punto, ma abbiamo provato a costruire ancora qualcosa e abbiamo vinto”
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Inter, le critiche a Inzaghi e lo spettro di Conte: è gelo con Marotta

ULTIME NOTIZIE INTER INZAGHI – “Negli ultimi dodici anni l’Inter ha vinto uno scudetto che gli ha procurato qualche problemino economico”. Le parole di Simone Inzaghi rilasciate nelle scorse ore suonano più come un macigno che come un semplice sassolino e l’indirizzo è Marotta, che pubblicamente lo aveva criticato per i punti persi in campionato contro le piccole.
Come riferisce Tuttosport, l’allenatore si aspettava un maggiore sostegno da parte del club, anche perché è ancora in corsa su tre fronti nonostante le difficoltà affrontate. Il tecnico non si sente protetto dalle critiche ritenute eccessive e anche se dopo il passaggio ai quarti si è vissuto un momento di “tregua”, è chiaro che anche le voci che parlano di un possibile ritorno di Conte per puntare alla vittoria del campionato che permetterebbe all’Inter di “indossare” la seconda stella, non ha aiutato a scongelare i rapporti. Il tecnico è “senza paracadute” e il momento della resa dei conti si avvicina.
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