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Rassegna Stampa

Juventus, in Champions all’assalto del Benfica: Milik e Kostic gli scudieri di Vlahovic

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ULTIME NOTIZIE BENFIA JUVENTUS CHAMPIONS LEAGUE – Nell’unica vittoria stagionale dei bianconeri in Champions League, nella gara casalinga contro il Maccabi Haifa, il protagonista assoluto fu Angel Di Maria, 3 assist per i 3 gol messi a segno dalla Juve. Peccato che domani sera a Lisbona contro il Benfica il Fideo non ci sarà. Di Maria è infortunato, come Pogba, Bremer e Paredes (4 nuovi acquisti su 6 saranno assenti), perciò niente tridente, almeno sulla carta.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri dovrà riorganizzare la sua Juve con un altro modulo (probabilmente il 3-5-2 utilizzato nelle ultime occasioni) ma senza rinunciare al numero perfetto: Dusan Vlahovic, Filip Kostic e Arek Milik saranno i tre moschettieri dell’attacco, con il difficile compito di battere gli imbattibili del Benfica e tenere viva una fiammella di speranza per gli ottavi.

La Juventus è cresciuta, oltre che cambiata, e i tre là davanti in Portogallo sono chiamati a una prova di maturità. Vlahovic è l’uomo più atteso, vice capocannoniere in campionato con 6 reti (in testa c’è Arnautovic con 7) ma un solo centro in Europa in questa stagione.

Di Maria è stato l’unico finora a riuscire a far segnare Vlahovic in Coppa, Milik e Kostic non hanno la fantasia e il tocco del Fideo però per caratteristiche possono far bene al serbo, che con una punta accanto gioca meglio e ha il fisico per poter sfruttare i cross del compagno di nazionale. Milik dei tre è quello con più anzianità di Coppa e anche con più esperienza (che aveva già giocato con Napoli e Ajax). Come Vlahovic ha lasciato una sola griffe ed è partito dalla panchina negli ultimi due turni di campionato, nel derby e con l’Empoli, per lasciare spazio a Moise Kean ma soprattutto per centellinare le forze in vista della partita clou. Era in panchina anche nell’unica vittoria di Champions League contro il Maccabi perché reduce da un problema fisico, adesso però sta bene e non vede l’ora di tornare a fare il titolare.

Kostic ha faticato un po’ di più ad adattarsi alla nuova realtà e il rendimento ne ha risentito. Con l’Empoli ha fatto l’assist per l’1-0 di Kean ed è stato il migliore tra i bianconeri per cross (9 in totale). L’ex Eintracht Francoforte, che nel 2021-22 ha vinto l’Europa League da protagonista, ha scelto la Juventus perché voleva sbarcare nel pianeta Champions e adesso non intende abbandonarla così presto.

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Bologna, summit di Arnautovic con la dirigenza: per Motta rimane in panchina

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ULTIME NOTIZIE BOLOGNA MOTTA ARNAUTOVIC – Il summit tra Marko Arnautovic e i dirigenti del Bologna alla presenza del tecnico Thiago Motta non ha cambiato i piani dell’allenatore degli emiliani. Come riferisce Il Resto del Carlino, il tecnico non rinuncerà ai suoi principi e non farà sconti rispetto alla meritocrazia che è il nucleo intorno a cui è stato costruito il Bologna che sta lottando per tornare in Europa.

Anche contro la Salernitana dal primo minuto spetterà a Musa Barrow, che dà maggiori garanzie in allenamento e che secondo Motta si merita più il posto rispetto al centravanti austriaco.

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Spezia, Semplici: “Ai giocatori chiedo coraggio. Se si perde è colpa mia, se si vince è merito loro”

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ULTIME NOTIZIE SPEZIA SEMPLICI – Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua nuova esperienza. Queste le sue dichiarazioni:

“Ai calciatori chiedo di avere coraggio e di scegliere la giocata. Tanto loro lo sanno: se si perde, è colpa mia; se si vince, è merito loro. Così ho chiesto ai ragazzi di scendere in campo con il sorriso e con ottimismo. In ogni partita capita il momento in cui devi soffrire e subire, ma non bisogna mai smettere di crederci. Questa mentalità paga, l’abbiamo dimostrato contro l’Inter: dopo l’1-1 non ci siamo chiusi per difendere il punto, ma abbiamo provato a costruire ancora qualcosa e abbiamo vinto”

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Inter, le critiche a Inzaghi e lo spettro di Conte: è gelo con Marotta

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ULTIME NOTIZIE INTER INZAGHI – “Negli ultimi dodici anni l’Inter ha vinto uno scudetto che gli ha procurato qualche problemino economico”. Le parole di Simone Inzaghi rilasciate nelle scorse ore suonano più come un macigno che come un semplice sassolino e l’indirizzo è Marotta, che pubblicamente lo aveva criticato per i punti persi in campionato contro le piccole.

Come riferisce Tuttosport, l’allenatore si aspettava un maggiore sostegno da parte del club, anche perché è ancora in corsa su tre fronti nonostante le difficoltà affrontate. Il tecnico non si sente protetto dalle critiche ritenute eccessive e anche se dopo il passaggio ai quarti si è vissuto un momento di “tregua”, è chiaro che anche le voci che parlano di un possibile ritorno di Conte per puntare alla vittoria del campionato che permetterebbe all’Inter di “indossare” la seconda stella, non ha aiutato a scongelare i rapporti. Il tecnico è “senza paracadute” e il momento della resa dei conti si avvicina.

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