Rassegna Stampa
Juventus, l’attacco è un problema: Allegri cerca soluzioni per l’assalto al primo posto

ULTIME NOTIZIE SERIE A JUVENTUS – La difesa è già al top, l’attacco non ancora. Sistemata la solidità, la Juventus si concentra sui gol. Dusan Vlahovic e Federico Chiesa sono partiti forte (4 reti a testa), ma poi sono stati frenati dai problemi fisici. E strada facendo qualche acciacco lo hanno avuto tanto Arek Milik (polpaccio) quanto Moise Kean (tibia).
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri a San Siro ha ritrovato il reparto al completo, ma non ancora nelle migliori condizioni a causa del rientro soltanto durante la sosta di Vlahovic (lombalgia) e del recupero last minute di Chiesa (affaticamento muscolare). Il rodaggio è andato bene. Così, se tutto andrà secondo programmi, Max da sabato potrà contare finalmente sull’artiglieria pesante tirata a lucido.
Quattro punte per due posti, con la possibilità di alternare e sfruttare al massimo Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean. Abbondanza di soluzioni e munizioni per battere il Verona (sabato) e lanciarsi in vetta alla classifica per una notte, in attesa delle milanesi. L’Inter capolista (22 punti) ventiquattro ore dopo ospiterà la Roma, il Milan (21) sarà di scena a Napoli.
Incroci da bollino nero che potrebbero riportare almeno momentaneamente la Signora in testa, come non le succede dall’agosto 2020 e dall’ultimo dei 9 scudetti del ciclo: quello conquistato con Maurizio Sarri in panchina. Non sarà un match point, siamo soltanto a fine ottobre: ma sarebbe comunque una bella sensazione per i bianconeri.
Anche perché a fine settembre, nella stessa situazione, Danilo e compagni non solo non hanno vinto, ma hanno vissuto una serata da incubo a Reggio Emilia. Papere, svarioni e autogol con tanti saluti al primo posto virtuale. Un motivo in più, contro il Verona, per tenere alta la tensione e non ricadere in vecchi errori.
Dalla disfatta in casa del Sassuolo la Juventus non ha più subito gol. Szczesny non raccoglie il pallone dalla rete da quattro partite. Adesso che solidità, compattezza e voglia di sacrificarsi in fase difensiva sono tornate quelle dei tempi migliori, la Juventus proverà a sfruttare al meglio la ritrovata abbondanza offensiva. Delle big, la Juve è quella che ha realizzato meno gol in assoluto in Serie A (15 contro i 24 dell’Inter, i 16 del Milan e i 20 del Napoli) e anche con le proprie punte.
Vlahovic e Chiesa sono fermi a 4 reti a testa e non segnano da settembre. Milik ha timbrato 2 volte e Moise Kean, a San Siro decisivo nell’occasione dell’espulsione di Thiaw, insegue ancora la prima esultanza. Tanto per rendere l’idea: il Napoli in Serie A ha mandato a segno 15 volte i propri attaccanti, l’Inter 14 e il Milan 13.
Toccherà ad Allegri gestire, sfruttare e miscelare al meglio caratteristiche e qualità dei quattro attaccanti per aumentare la prolificità della Juventus. Perché è vero che il calcio non è aritmetica e gli scudetti si vincono con la miglior difesa, ma la sensazione è che i bianconeri possano – e debbano – segnare di più di quanto fatto vedere finora.
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