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Rassegna Stampa

Lazio, decide Felipe Anderson: Sarri alla Mourinho, il derby è suo

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ULTIME NOTIZIE ROMA LAZIO – Per la bellezza, ripassare. Lo spettacolo c’è stato solo sugli spalti, con le coreografie di un Olimpico ancora una volta esaurito. Questo derby non passerà alla storia né per il gioco né per le occasioni. È stato un derby giocato sulla tensione, sulla paura di perdere la chance di allungo e di sorpasso, scrive La Gazzetta dello Sport.

Lo ha deciso un episodio e quell’episodio ha favorito la Lazio che così ritorna davanti alla Roma e si piazza in zona Champions, al 3° posto. Modo migliore per dimenticare la retrocessione in Conference League non c’era. Forse sarebbe stato più giusto un pari per quel, davvero poco, che si è visto, ma ha avuto la meglio la cinica concretezza della Lazio sulla prudenza iniziale e la confusione finale della Roma. Per certi versi, si può dire che Sarri abbia battuto Mourinho con le sue armi.

Chi si aspettava una Roma più offensiva, è rimasto deluso. El Shaarawy in panchina, con Camara preferito al geometrico Matic. Questa scelta di Mourinho, più comprensibile di quella del Faraone, perché in mezzo aveva bisogno di ritmo e brillantezza di fronte ai peperini laziali che provavano a sfruttare la miglior velocità di gambe, e anche di pensiero.

Il primo round è stato certamente deprimente sotto il profilo del gioco, con la Roma che nei primi cinque minuti ha fatto due squilli con Zaniolo ma poi si è incartata nei troppi passaggi laterali tra difensori con scarichi sulle fasce o lanci lunghi quando ormai la Lazio era ben posizionata. Una Lazio sorniona, come è stata quella della trasferta di Firenze, attenta a non regalare spazi e provare a pungere in ripartenza.

Ma, tranne una bell’azione con l’imbucata di Pedro per Zaccagni, sul cui cross arretrato era ben posizionato Mancini, anche la banda Sarri non è che avesse fatto vedere granché.  Con quest’andazzo, non era difficile prevedere che soltanto un episodio o un errore avrebbe potuto sbloccare la sfida. E difatti eccolo, l’errore di Ibanez che si faceva contrastare da Pedro mentre stava per cercare l’uscita palla al piede, ma quella palla è finita tra i piedi di Anderson che non s’è fatto pregare ad infilarla alle spalle di Rui Patricio.

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Il colpo ha dato una svegliata alla Roma che ha cercato di velocizzare la manovra e per poco non riusciva a pareggiare con il tiro di Zaniolo, deviato da Marusic, finito sulla traversa. Ma è stato l’unico acuto, perché la Roma steccava in avanti con un Abraham a dir poco deludente e un Pellegrini ben controllato e in precarie condizioni che non riusciva a inventarsi la giocata.

Nella ripresa la Roma votata tutta all’attacco che però ha assediato il pullman (prerogativa di Mou) davanti alla porta di Provedel, bravissimo in uscita nello sventare i pericoli aerei, con tanta confusione. Alla fine, i giallorossi non sono riusciti nemmeno una volta a centrare lo specchio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Calciomercato

Calciomercato Roma, Mourinho vuole Morata. Ma Scamacca resta in pole

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CALCIOMERCATO AS ROMA MORATA SCAMACCA – José Mourinho vuole Alvaro Morata. È il suo giocatore preferito – in base alle possibilità economiche del club – per rimpiazzare l’infortunato Abraham e aumentare la qualità nel reparto offensivo della Roma. Il tecnico nei giorni scorsi lo ha chiamato, così come ha fatto anche l’amico Dybala, gli ha parlato del progetto giallorosso, delle sue ambizioni e del piano stagionale. Ma soprattutto della volontà di averlo in squadra per i suoi gol ma anche per il suo modo di giocare, secondo lui perfetto per il gioco della squadra.

Come riferisce il Corriere dello Sport, Tiago Pinto ha fissato un incontro nei prossimi giorni con l’agente dell’attaccante spagnolo per capire la fattibilità economica dell’affare anche per quanto riguarda lo stipendio.

Detto questo, Gianluca Scamacca resta il favorito di Tiago Pinto per il rapporto qualità-prezzo. Il gm sta continuando a lavorare con il West Ham per cercare un’intesa sulla modalità del trasferimento. Il giocatore ha già da diverso tempo trovato l’accordo con il club, ma per ora la squadra londinese ha respinto il prestito secco aspettando altre pretendenti che possano assicurare un trasferimento a titolo definitivo. Si tratta.

L’ultima idea è Okafor del Salisburgo, cercato anche da diversi club esteri e italiani visto il suo contratto in scadenza nel 2024. Monitorato sempre Adama Traoré come trequartista-esterno a parametro zero. 

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Calciomercato

Calciomercato Juventus, l’Al-Ahli vuole Pogba. Allegri al suo posto vorrebbe Kessie

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CALCIOMERCATO JUVENTUS KESSIE – Continua il corteggiamento dell’Al-Ahli a Paul Pogba. La Juventus -come riferisce La Gazzetta dello Sport – non alzerà il muro, anzi, cercherà di monetizzare al massimo: da un indennizzo di almeno 10 milioni per il cartellino fino ai 30 di stipendi risparmiati.

Soldi che saranno utili pure per la caccia all’erede del francese. I nomi sul taccuino di Giuntoli sono tanti, da Koopmeiners dell’AtalantaDe Paul dell’Atletico Madrid fino al giovane Diarra dello Strasburgo.

Ma il profilo che piace più ad Allegri (e anche ai dirigenti bianconeri) è quello dell’ex rossonero Franck Kessie, oggi al Barcellona. In caso di addio a Pogba, Allegri vota per il centrocampista del Barcellona, tutt’altro che intoccabile in Catalogna. I blaugrana, che hanno ingaggiato Kessie a zero, sperano di vendere l’ex Milan in Arabia. I programmi della Juventus, invece, sarebbero diversi: puntare sul prestito del Presidente.

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Calciomercato

Calciomercato Inter, Lukaku spinge: vuole tornare in nerazzurro entro il weekend

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CALCIOMERCATO INTER LUKAKU – Romelu Lukaku sta provando a tirare la corda con il Chelsea, ma non potrà farlo in eterno. Come riferisce Tuttosport, dopo aver strappato il permesso di Pochettino a ritardare l’arrivo al ritiro con i compagni Blues fino a lunedì prossimo, ora l’attaccante belga conta su un segnale forte da parte dell’Inter.

Big Rom” vuole chiudere alla svelta il trasferimento, ma questi tempi allungati lo stanno spazientendo. Perché il giocatore ha sempre fatto presente la sua volontà di restare a Milano, essendo disponibile anche a ridursi l’ingaggio in tal caso, senza mancare alla preparazione pre-campionato dell’Inter.

L’attendismo della dirigenza nerazzurra è dovuto solamente alla cessione di Onana, che garantirebbe i fondi necessari per strappare il sì del Chelsea per un affare da 40 milioni all’incirca. Ad oggi non ci sono novità, ma senza la chiusura dell’affare con il Chelsea entro il weekend, Romelu potrebbe aprirsi alle offerte di altri club.

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