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Rassegna Stampa

Milan, come ai bei tempi: quattro gol a Zagabria, Tonali e Leao fenomenali. Ora basta un punto

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ULTIME NOTIZIE DINAMO ZAGABRIA MILAN – Basterà un solo punto e il Milan tornerà a giocare un ottavo di Champions League come non gli accade da 9, lunghi anni. La grassa vittoria sulla Dinamo Zagabria (4-0) e la sconfitta del Salisburgo col Chelsea consentono a Pioli di ospitare gli austriaci il 2 novembre con due risultati su tre a disposizione.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, l’ultimo 4-0 del Diavolo in una trasferta di Champions era stato quello al Fenerbahce, griffato da un poker di Shevchenko. Dopo l’incrocio con il Monza di Galliani e Berlusconi, dopo la cena di Paolo Maldini con Zvone Boban a Zagabria, ecco un filo che riporta a Sheva: quasi un rito magico per evocare il passato glorioso. In fondo, la missione del bravissimo Pioli è questa: riportare indietro l’orologio.

Non vuol dire che abbia già un Milan all’altezza di quelli che sbancavano in Europa, ma la goleada croata è una tappa fondamentale nel processo di maturazione della squadra. Nell’edizione scorsa e anche in questa Champions, il giovane Milan ha dimostrato spesso insicurezze che in campionato non ha. Stavolta ha gestito una gara decisiva nel migliore dei modi, come fosse Serie A. Vero che la Dinamo è stata poca cosa, ma non dimentichiamo che non perdeva in casa da dicembre e che su questo prato ha sconfitto il Chelsea. Merito del Milan averlo rimpicciolito così tanto.

Si aspettava il quadrilatero offensivo delle stelle straniere, invece è sbucato un difensore nato a un passo da Milanello (Busto Arsizio): Matteo Gabbia. Si temeva che potesse essere l’anello debole, lui e Tatarusanu, protagonisti nella stagione scorsa di una sciagurata notte fiorentina, invece con due colpi di testa ha spianato la notte di Zagabria: con il primo ha salvato sulla linea, col secondo ha segnato il suo primo gol ufficiale nel Milan e sbloccato un primo tempo ostico. Notare: cross di un 22enne (Tonali), gol di un 23enne (Gabbia): un’azione piena di futuro.

Poi nella ripresa è salito in cattedra uno straripante Leao (gol e autogol procurato) e tutto è finito in gloria. Bravissimi Bennacer e Tonali che ha generato il rigore di Giroud. Alla festa è mancato solo De Ketelaere. Pioli gli ha dato ancora una volta fiducia, ma il ragazzo ormai è prigioniero delle sue paure. Sembra che si nasconda per non ricevere una palla che scotta. Ha fatto cronaca con l’unica ammonizione rossonera ed è uscito dopo 7’ di ripresa. Pioli gli ha parlato a bordo campo. Dovrà parlargli ancora, per sbloccarlo, soprattutto nella testa. Intanto i rossoneri si godono la vittoria. Ancora un punto e il Milan ritroverà gli ottavi di Champions dopo 9, lunghi anni. Era il suo giardino. Piano, piano sta tornando a esserlo.

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Bologna, summit di Arnautovic con la dirigenza: per Motta rimane in panchina

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ULTIME NOTIZIE BOLOGNA MOTTA ARNAUTOVIC – Il summit tra Marko Arnautovic e i dirigenti del Bologna alla presenza del tecnico Thiago Motta non ha cambiato i piani dell’allenatore degli emiliani. Come riferisce Il Resto del Carlino, il tecnico non rinuncerà ai suoi principi e non farà sconti rispetto alla meritocrazia che è il nucleo intorno a cui è stato costruito il Bologna che sta lottando per tornare in Europa.

Anche contro la Salernitana dal primo minuto spetterà a Musa Barrow, che dà maggiori garanzie in allenamento e che secondo Motta si merita più il posto rispetto al centravanti austriaco.

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Spezia, Semplici: “Ai giocatori chiedo coraggio. Se si perde è colpa mia, se si vince è merito loro”

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ULTIME NOTIZIE SPEZIA SEMPLICI – Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua nuova esperienza. Queste le sue dichiarazioni:

“Ai calciatori chiedo di avere coraggio e di scegliere la giocata. Tanto loro lo sanno: se si perde, è colpa mia; se si vince, è merito loro. Così ho chiesto ai ragazzi di scendere in campo con il sorriso e con ottimismo. In ogni partita capita il momento in cui devi soffrire e subire, ma non bisogna mai smettere di crederci. Questa mentalità paga, l’abbiamo dimostrato contro l’Inter: dopo l’1-1 non ci siamo chiusi per difendere il punto, ma abbiamo provato a costruire ancora qualcosa e abbiamo vinto”

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Inter, le critiche a Inzaghi e lo spettro di Conte: è gelo con Marotta

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ULTIME NOTIZIE INTER INZAGHI – “Negli ultimi dodici anni l’Inter ha vinto uno scudetto che gli ha procurato qualche problemino economico”. Le parole di Simone Inzaghi rilasciate nelle scorse ore suonano più come un macigno che come un semplice sassolino e l’indirizzo è Marotta, che pubblicamente lo aveva criticato per i punti persi in campionato contro le piccole.

Come riferisce Tuttosport, l’allenatore si aspettava un maggiore sostegno da parte del club, anche perché è ancora in corsa su tre fronti nonostante le difficoltà affrontate. Il tecnico non si sente protetto dalle critiche ritenute eccessive e anche se dopo il passaggio ai quarti si è vissuto un momento di “tregua”, è chiaro che anche le voci che parlano di un possibile ritorno di Conte per puntare alla vittoria del campionato che permetterebbe all’Inter di “indossare” la seconda stella, non ha aiutato a scongelare i rapporti. Il tecnico è “senza paracadute” e il momento della resa dei conti si avvicina.

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