Rassegna Stampa
Milan, Diaz è un fenomeno vero. Poi Origi e Leao per il poker: Monza ko e raggiunto il Napoli in vetta

ULTIME NOTIZIE SERIE A MILAN MONZA – Il Milan rifila quattro schiaffoni ben assestati al Monza, approfittando di ogni minima debolezza della squadra di Palladino. Con Diaz fantastico nella veste disegnata per lui da Pioli: non esterno di destra, non trequartista centrale, ma mezzala a tutto campo, autore di un gol da cineteca e un altro da centravanti nato.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Pioli non s’è fermato qui, ridisegnando più e più volte il Milan, sempre in controllo del match, facendo girare la testa al giovane collega Palladino che avrà preso appunti. Ennesima dimostrazione di “possesso” della propria squadra che nessun allenatore, escluso Spalletti, ha oggi in Italia.
Milan spietato e trasformista, in gol anche Origi e Leao, 4-1 finale indiscutibile. Ma Monza fragilino, surclassato e vittima dei suoi errori. Berlusconi e Galliani non avrebbero mai immaginato di prendersi un dispiacere per quattro gol del Milan, ma l’orizzonte del Monza va oltre questa sfida impari. Rossoneri molto più convincenti delle ultime due uscite con Empoli e Verona che avrebbero potuto essere due pari. Bene le seconde linee, aspettando le prime a Zagabria dove ci si gioca la Champions.
Trequartista centrale, poi esterno destro, ieri mezzala. Diaz è in trance agonistica e corre come un mediano. Il primo gol dopo un quarto d’ora dice tutto: rilancio di Tatarusanu e Diaz che si fa letteralmente mezzo campo inseguito soltanto da Barberis, con gli altri lontani, in un corridoio che diventa autostrada (e sul quale Antov non mette ostacoli). Lo spagnolo esce dopo meno di un’ora, pare niente di serio (ma la Champions è martedì), dopo aver infilato il secondo gol girandosi in area nello stretto, da centravanti nato.
Pioli potrebbe accontentarsi di questa gestione. Invece l’affaticamento di Dest, costretto a restare negli spogliatoi, gli suggerisce di schierare Kalulu, trasformando il Milan in un 3-5-2 che chiude qualsiasi spiraglio al Monza rinvigorito dall’entrata di Ranocchia per Barberis. Theo a sinistra non ha problemi, quello che sorprende è Messias a tutto campo a destra. Ranocchia non è Rovella, ma ha altro ritmo, aggredisce, affronta i contrasti e potrebbe creare problemi, se soltanto Sensi e Pessina non perdessero energie.
Normalizzato il Monza, con De Ketelaere per Diaz e Leao per Rebic si torna al 4-2-3-1. Ma oltre i sistemi ci sono i giocatori: Messias “strappa” a destra e Origi s’inventa un gran gol da fuori sul primo palo. Ranocchia, su punizione, illude un po’ Palladino, ma il Monza non trae beneficio dalla formula con due punte, Petagna più Gyktjaer invece di Mota. Solo possesso e vano. Al nuovo errore di Antov, Theo imbecca Leao, a riposo per Zagabria, ed è 4-1.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rassegna Stampa
Bologna, Thiago Motta vuole restare e incontrerà Saputo: è pronta la lista dei Prescelti

ULTIME NOTIZIE BOLOGNA THIAGO MOTTA – Thiago Motta ha teoricamente stilato – in attesa di aggiunte – la lista dei giocatori che non vorrebbe veder partite. I noti Prescelti sono cinque, magari con l’aggregarsi di Nikola Moro (la Uefa si deve pronunciare sull’eventualità del rinnovo del prestito) e Andrea Cambiaso, che però all’80% rientrerà dal prestito alla Juventus.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, i cinque giocatori sono Nicolas Dominguez (3 gol e il Siviglia addosso), Stefan Posch (6 gol e obbligo di riscatto fissato a 5,5 milioni di euro), Lewis Ferguson (5 gol), Jerdy Schouten (una squadra italiana lo segue, la Bundesliga di più…) e Jhon Lucumi. Gli altri? Si valuterà.
Quando Joey Saputo tornerà dal Canada, ovvero venerdì o sabato pre-Napoli, Thiago Motta parlerà ancora una volta col suo presidente (cosa già avvenuta per dieci minuti, e sul campo, 15 giorni fa), per avviare le consultazioni inerenti all’anno che verrà. Thiago Motta capirà dove focalizzarsi, ben sapendo che l’apprezzamento del club e della città (dal gioco al riempimento del Dall’Ara: nelle ultime 7 gare la media-spettatori ha varcato le 20.000 unità) sono dati di fatto inconfutabili.
© RIPRODUZIONE RISERVATARassegna Stampa
Calciomercato Juventus, se saltano le Coppe via in molti: da Vlahovic a Rabiot passando per Di Maria

CALCIOMERCATO JUVENTUS VLAHOVIC RABIOT PAREDES – Se la Juventus parteciperà o meno alla Champions League anche l’anno prossimo influirà inevitabilmente sul mercato. Le speranze al momento sono poche, anzi pochissime, perché oltre a vincere le ultime due partite i bianconeri dovrebbero sperare che il Milan non batta il Verona e che anche Atalanta e Roma s’inceppino.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri nel post partita di Empoli è stato chiaro: a seconda di dove giocherà la Signora cambieranno anche le strategie. Tradotto: il club dovrà ridimensionare soprattutto gli stipendi, cercando di tagliare i giocatori che guadagnano di più, oltre che mettere sul mercato i pezzi pregiati.
Ecco perché Dusan Vlahovic pare il giocatore più a rischio: guadagna tanto (7 milioni) ed è stato pagato parecchio appena un anno e mezzo fa, però è giovane e quotato, nonostante l’ultima stagione sia stata deludente, e le pretendenti non mancano. Piace a Manchester United, Chelsea e Bayern Monaco ed è ipotizzabile che le big straniere ci facciano un pensierino, avendo anche la possibilità di garantirgli lo stesso ingaggio, se non addirittura più alto. Il suo procuratore Darko Ristic aveva già fatto a gennaio un giro di sondaggi e probabilmente si è già rimesso al lavoro.
Adrien Rabiot, che è arrivato 4 estati fa a zero e, salvo clamorose sorprese, se ne andrà da svincolato a fine giugno. Il francese è un pupillo di Allegri, che aveva chiesto alla società di provare a trattenerlo. La mamma-agente del giocatore, Veronique, si era detta disponibile a trattare ma solo a fine stagione. Senza la Coppa più importante la posizione della Juventus diventerebbe molto più debole.
Di sicuro la Juventus si libererà dei 7 milioni che guadagna Leandro Paredes, in prestito dal Psg: l’obbligo di riscatto è decaduto con la mancata qualificazione agli ottavi di Champions e la Juventus aveva già deciso di non acquistarlo (troppi 22 milioni, visto anche il rendimento non soddisfacente), a maggior ragione non cambierà idea ora, anzi ne approfitterà per alleggerire il monte ingaggi.
Lo stipendio più pesante in assoluto però è quello di Paul Pogba, 8 milioni netti a stagione più 2 di bonus: il contratto è lungo (altri 3 anni) oltre che oneroso e dopo la stagione fantasma del Polpo difficile che qualcuno si faccia avanti per acquistarlo. In più il giocatore è certo di potersi riscattare in maglia bianconera e non valuta neppure l’ipotesi di un addio, anche nell’eventualità che si resti senza Europa.
Altro ingaggio pesante è quello di Angel Di Maria, che ha firmato un annuale a 6 milioni. La Juve, inizialmente intenzionata a proporgli il rinnovo di un anno (approfittando del Decreto Crescita) ha cambiato idea dopo le ultime prove opache del Fideo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rassegna Stampa
Napoli, De Laurentiis vuole la Champions League e punta tutto su Luis Enrique

CALCIOMERCATO NAPOLI LUIS ENRIQUE – De Laurentiis vuole la Champions, come ha annunciato a un po’ di milioni di tifosi nel momento di massima euforia-scudetto, e ha deciso che l’uomo più giusto a cui affidare il suo ambizioso e complesso progetto si chiama Luis Enrique. Per tutti Lucho.
Come riferisce il Corriere dello Sport, la grande ossessione del presidente è l’Europa. Una finestra sul mondo, il K2 del calcio: una cima sulla quale vorrebbe piantare la bandiera del Napoli. Magari accanto a quella del Barça di Luis Enrique: lui sa come si fa, l’ha conquistata da allenatore blaugrana nel 2015 insieme con la Liga, la Supercoppa Uefa, il Mondiale per club, la Coppa di Spagna.
De Laurentiis, ovviamente, ha anche il piano alternativo. Una serie, per la precisione: il primo si chiama Thiago Motta, 40 anni, cose davvero egregie con il Bologna e il marchio blaugrana nel passato: come Luis Enrique ha giocato nel Barça. E ancora: Vincenzo Italiano, 45 anni, è un altro regista del gioco bello nonché un altro tecnico rampante e molto stimato da DeLa, ma in questo momento è ovviamente concentrato sulla Fiorentina e, da ieri, sulla finale di Conference.
© RIPRODUZIONE RISERVATA-
Notizie2 anni ago
Serie A, Atalanta-Fiorentina 1-2: Zapata non basta, una doppietta di Vlahovic regala la vittoria alla Viola
-
Notizie2 anni ago
Napoli-Juventus, tensione tra Spalletti e Allegri: “E’ la prima volta che vinco e mi fai pure la morale!”
-
Calciomercato10 mesi ago
ESCLUSIVO – Milan-De Ketelaere, ci siamo: definito l’accordo con il Bruges, il giocatore a Milano domani mattina
-
Notizie2 anni ago
Raul Albiol: “Anguissa è un giocatore fortissimo. Scudetto? C’è grande equilibrio”
-
Notizie2 anni ago
Roma, Mourinho: “Pellegrini sarà il nostro capitano per tanti anni. Ecco chi recuperiamo”
-
Notizie2 anni ago
Inter, Inzaghi propone Lautaro-Correa in attacco contro la Sampdoria
-
Calciomercato3 mesi ago
Juventus, prove di rinnovo con Di Maria. Intanto lui frena il Barcellona
-
Notizie2 anni ago
Serie A, Napoli-Juventus 2-1: Politano e Koulibaly rimontano il gol iniziale di Morata