Rassegna Stampa
Monza, l’esordio a San Siro con Palladino. E il tecnico si porta dietro il dubbio Petagna

ULTIME NOTIZIE MONZA PALLADINO PETAGNA – Il Monza affronta il Milan a San Siro e Raffaele Palladino è pieno di dubbi di formazione, compreso quello che si concentra sulla presenza di Petagna: un altro che, come Galliani e Berlusconi, attende di sfidare il proprio passato. Probabilmente solo per uno spezzone (“Deve ancora crescere fisicamente, ma è un’arma in più”, dice di lui Palladino) mettendo in ballottaggio Mota Carvalho e Gytkjaer.
Come riferisce il Corriere dello Sport, l’avvio-boom di Palladino non c’entra nulla con quello di un normale allenatore all’esordio in A e nel professionismo: siamo nell’ordine di quattro vittorie in cinque partite, ingigantite dal passaggio del turno in Coppa Italia. Un percorso iniziale davvero da ricordare: “Sappiamo di non doverci esaltare, ma il rischio che questo periodo sfoci in presunzione non c’è”, chiarisce Palladino, che al Monza ha lavorato sulla testa e sull’entusiasmo del gruppo. “Dev’esserci leggerezza in gare del genere. È una partita eccitante per tutti: qualcosa di storico, dopo che Berlusconi e Galliani col Milan hanno conquistato 29 titoli e sono entrati nella leggenda”.
A San Siro per la prima volta in A il Monza ci va senza timori reverenziali. Garantisce Palladino, uomo della svolta e delle responsabilità che non spaventano. Il suo è un percorso netto. “Il Monza mi ha cambiato la vita: non immaginavo di poter arrivare a San Siro in così poco tempo”.
Fuori causa lo squalificato Rovella e l’infortunato Izzo: il passaggio del turno in Coppa Italia ha svelato una squadra con la cosiddetta panchina lunga. E in grado di rendere funzionale il 3-4-2-1, altro punto col quale Palladino ha fatto cambiare marcia.
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Bologna, summit di Arnautovic con la dirigenza: per Motta rimane in panchina

ULTIME NOTIZIE BOLOGNA MOTTA ARNAUTOVIC – Il summit tra Marko Arnautovic e i dirigenti del Bologna alla presenza del tecnico Thiago Motta non ha cambiato i piani dell’allenatore degli emiliani. Come riferisce Il Resto del Carlino, il tecnico non rinuncerà ai suoi principi e non farà sconti rispetto alla meritocrazia che è il nucleo intorno a cui è stato costruito il Bologna che sta lottando per tornare in Europa.
Anche contro la Salernitana dal primo minuto spetterà a Musa Barrow, che dà maggiori garanzie in allenamento e che secondo Motta si merita più il posto rispetto al centravanti austriaco.
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Spezia, Semplici: “Ai giocatori chiedo coraggio. Se si perde è colpa mia, se si vince è merito loro”

ULTIME NOTIZIE SPEZIA SEMPLICI – Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua nuova esperienza. Queste le sue dichiarazioni:
“Ai calciatori chiedo di avere coraggio e di scegliere la giocata. Tanto loro lo sanno: se si perde, è colpa mia; se si vince, è merito loro. Così ho chiesto ai ragazzi di scendere in campo con il sorriso e con ottimismo. In ogni partita capita il momento in cui devi soffrire e subire, ma non bisogna mai smettere di crederci. Questa mentalità paga, l’abbiamo dimostrato contro l’Inter: dopo l’1-1 non ci siamo chiusi per difendere il punto, ma abbiamo provato a costruire ancora qualcosa e abbiamo vinto”
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Inter, le critiche a Inzaghi e lo spettro di Conte: è gelo con Marotta

ULTIME NOTIZIE INTER INZAGHI – “Negli ultimi dodici anni l’Inter ha vinto uno scudetto che gli ha procurato qualche problemino economico”. Le parole di Simone Inzaghi rilasciate nelle scorse ore suonano più come un macigno che come un semplice sassolino e l’indirizzo è Marotta, che pubblicamente lo aveva criticato per i punti persi in campionato contro le piccole.
Come riferisce Tuttosport, l’allenatore si aspettava un maggiore sostegno da parte del club, anche perché è ancora in corsa su tre fronti nonostante le difficoltà affrontate. Il tecnico non si sente protetto dalle critiche ritenute eccessive e anche se dopo il passaggio ai quarti si è vissuto un momento di “tregua”, è chiaro che anche le voci che parlano di un possibile ritorno di Conte per puntare alla vittoria del campionato che permetterebbe all’Inter di “indossare” la seconda stella, non ha aiutato a scongelare i rapporti. Il tecnico è “senza paracadute” e il momento della resa dei conti si avvicina.
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