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Napoli, panchina lunga e cambio modulo spingono Mazzarri alle alternative: si continua con il 4-3-3

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ULTIME NOTIZIE NAPOLI MAZZARRI – Walter Mazzarri aveva cominciato a vedere sul serio le streghe contro il Verona dopo il vantaggio di Coppola: aveva appena risistemato il suo Napoli, disegnandolo col 4-2-3-1 per provare a sfondare il muro veronese. Con Mazzocchi terzino, Lindstrom trequartista e Ngonge esterno destro del tridente dietro la punta.

Come riferisce La Gazzetta dello Sport, preso lo schiaffo (anche per un errore in marcatura, visto che Mazzocchi si è trovato a sfidare nel gioco aereo il più alto degli avversari), Walter ha invertito le posizioni di Lindstrom e Kvaratskhelia, trovando la chiave per il successo. I nuovi hanno confezionato entrambe le reti, anche se non sono poi finiti nel tabellino dei marcatori.

Ma nel gol del pari sono stati tutti e tre fondamentali: l’intuizione di Mazzocchi, che ha trovato il corridoio giusto per Lindstrom; la qualità del danese, finalmente decisivo con il dribbling a rientrare e l’assist rasoterra; e poi la cattiveria agonista di Ngonge, arrivato come un fulmine su quel pallone, con la fame di chi – sfruttando quel cross – voleva dare una sterzata anche alla sua carriera. Niente gol dell’ex, per le statistiche sarà sempre autore di Dawidowicz: ma il boato del Maradona era per Ngonge e gli eroi di quella giocata, che forse ha cambiato la stagione del Napoli.

L’impatto di Mazzocchi può essere devastante, anche perché la condizione fisica – rispetto al resto della ciurma – è nettamente superiore. Gamba tonica, strappi e cambi di passo: il Napoli ha messo cento cavalli nel motore e ora, quando accelera, diventa travolgente. E di questi strappi ad allargare spazi ha goduto anche Lindstrom, protagonista dopo mesi di scena muta.

Alla vigilia del match si era parlato tanto della sua posizione in campo, alla fine è stato decisivo in luogo di Kvara, ma non al suo posto. Accanto a lui, partendo prima alle spalle della punta (prima Simeone, poi Raspadori nell’arrembaggio per il 2-1) e poi allargandosi, Lindstrom ha fatto vedere di poter essere letale quando ci sono spazi da aggredire palla al piede. Ma il più atteso di tutti era Ngonge, che ha qualità e imprevedibilità e al Napoli potrà dare tanto in questa corsa a tappe. In attesa che anche Dendoncker prenda confidenza con la mediana e Traoré trovi la condizione migliore, Mazzarri può sorridere.

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