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Rassegna Stampa

Napoli, troppo Osimhen: la Roma cade a dieci minuti dalla fine sull’unico errore di Smalling

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ULTIME NOTIZIE ROMA NAPOLI OSIMHEN – Il Napoli espugna l’Olimpico e condanna la Roma alla terza sconfitta in campionato. Adesso sono sette i punti di distacco tra le due squadre e i giallorossi tornano al quinto posto, scavalcati anche dalla Lazio. Come riferisce il Corriere dello Sport, Spalletti dà un segnale importante al campionato, il Milan resta a tre punti, ma il Napoli è venuto a capo di una partita complicata grazie a un graffio di Osimhen a dieci minuti dalla fine, dopo che il nigeriano non si era quasi mai visto. 

La Roma ce l’ha messa tutta, ma non è riuscita a fare un tiro in porta in tutti i 98 minuti. Era dal 13 dicembre 2015 che non accadeva. Un dato preoccupante, che ridimensiona le ambizioni della squadra di Mourinho, anche se ci sono ancora molte partite per restare in corsa per il quarto posto. Alla distanza il Napoli è riuscito a concretizzare la sua superiorità attuale nei confronti della Roma, che paga pesantemente l’assenza di Dybala, l’unico che fino a quando non si è infortunato è riuscito a dare sostanza a un attacco troppo fragile. Spalletti ha costruito una squadra che davanti ha tante soluzioni e può essere la vera favorita per lo scudetto. 

Mourinho e Spalletti se la sono giocata sin dal primo minuto, con un atteggiamento diverso. La Roma ha attaccato a sprazzi, trascinata solo dagli strappi di Zaniolo, con Pellegrini dieci metri più avanti di Cristante e Camara e schermato da Lobotka e con Spinazzola sempre molto alto, ma senza il passo dell’attaccante. Il Napoli, con il 4-2-3-1, ha tenuto Zielinski più avanzato, aspettato da Cristante. Duello di muscoli e polmoni a centrocampo tra Camara, preferito a Matic, e Ndombele

Il Napoli ha confermato di essere in grandi condizioni, in questo periodo gioca a occhi chiusi, ma per tutto il primo tempo i difensori giallorossi hanno concesso zero agli attaccanti avversari. Gli unici tiri, di Zielinski e Lozano, sono partiti da lontano. Zaniolo con i suoi strappi invece ha messo subito in difficoltà Olivera, costringendo Juan Jesus ad affannosi recuperi. Per lo meno ha messo in apprensione i difensori napoletani, cosa che non ha fatto Abraham, sempre più incupito nella sua fase di involuzione, che comincia a spazientire anche i tifosi. C’era tanta attesa per Kvara, che ha combinato poco: intorno a lui Mourinho ha innalzato una gabbia con Karsdorp (bravo al rientro da titolare dopo l’intervento al ginocchio) e Mancini.

Smalling è stato il dominatore assoluto della sua area, fino al momento del gol di Osimhen. Il nigeriano, sul lancio di Politano, ha ingaggiato l’ennesimo duello con Smalling, ma l’inglese ha commesso l’unico errore della partita e Osimhen con un destro micidiale ha mandato il pallone sul palo lontano. Nulla da fare per Rui Patricio.

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Bologna, summit di Arnautovic con la dirigenza: per Motta rimane in panchina

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ULTIME NOTIZIE BOLOGNA MOTTA ARNAUTOVIC – Il summit tra Marko Arnautovic e i dirigenti del Bologna alla presenza del tecnico Thiago Motta non ha cambiato i piani dell’allenatore degli emiliani. Come riferisce Il Resto del Carlino, il tecnico non rinuncerà ai suoi principi e non farà sconti rispetto alla meritocrazia che è il nucleo intorno a cui è stato costruito il Bologna che sta lottando per tornare in Europa.

Anche contro la Salernitana dal primo minuto spetterà a Musa Barrow, che dà maggiori garanzie in allenamento e che secondo Motta si merita più il posto rispetto al centravanti austriaco.

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Spezia, Semplici: “Ai giocatori chiedo coraggio. Se si perde è colpa mia, se si vince è merito loro”

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ULTIME NOTIZIE SPEZIA SEMPLICI – Leonardo Semplici, allenatore dello Spezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua nuova esperienza. Queste le sue dichiarazioni:

“Ai calciatori chiedo di avere coraggio e di scegliere la giocata. Tanto loro lo sanno: se si perde, è colpa mia; se si vince, è merito loro. Così ho chiesto ai ragazzi di scendere in campo con il sorriso e con ottimismo. In ogni partita capita il momento in cui devi soffrire e subire, ma non bisogna mai smettere di crederci. Questa mentalità paga, l’abbiamo dimostrato contro l’Inter: dopo l’1-1 non ci siamo chiusi per difendere il punto, ma abbiamo provato a costruire ancora qualcosa e abbiamo vinto”

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Inter, le critiche a Inzaghi e lo spettro di Conte: è gelo con Marotta

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ULTIME NOTIZIE INTER INZAGHI – “Negli ultimi dodici anni l’Inter ha vinto uno scudetto che gli ha procurato qualche problemino economico”. Le parole di Simone Inzaghi rilasciate nelle scorse ore suonano più come un macigno che come un semplice sassolino e l’indirizzo è Marotta, che pubblicamente lo aveva criticato per i punti persi in campionato contro le piccole.

Come riferisce Tuttosport, l’allenatore si aspettava un maggiore sostegno da parte del club, anche perché è ancora in corsa su tre fronti nonostante le difficoltà affrontate. Il tecnico non si sente protetto dalle critiche ritenute eccessive e anche se dopo il passaggio ai quarti si è vissuto un momento di “tregua”, è chiaro che anche le voci che parlano di un possibile ritorno di Conte per puntare alla vittoria del campionato che permetterebbe all’Inter di “indossare” la seconda stella, non ha aiutato a scongelare i rapporti. Il tecnico è “senza paracadute” e il momento della resa dei conti si avvicina.

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