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Sassuolo, Dionisi: “Nostra prestazione da 4,5. Ruan va aiutato, per questo non l’ho tolto prima”

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ULTIME NOTIZIE SASSUOLO DIONISI – Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, ha commentato ai microfoni di Sky Sport il ko dei neroverdi contro la Lazio. Queste le sue dichiarazioni:

“La Lazio ha fatto una partita da 8, noi da 4.5 con errori da 3 e il risultato è più che meritato. Speravo finisse presto il primo tempo, non siamo stati coraggiosi. Gli errori ci stanno ma ad errore si sommava errore. Poi nel secondo tempo è stata un’altra partita ma il risultato è giusto, c’è poco da dire”.

Sul cambio di Tressoldi nell’intervallo. Pensavi di toglierlo già nel primo tempo?
“Se avessi pensato solo alla partita di oggi lo avrei tolto prima dell’intervallo. Lui non avrebbe capito ed è per questo che non l’ho tolto, perché dobbiamo aiutarlo e supportarlo. Ha già fatto un po’ di questi errori ma se non lo si aiuta… Si allena anche bene, è cresciuto. Il cambio all’intervallo è stato fatto anche in funzione del futuro”.

Deluso dall’attacco?
“Sono deluso oggi un po’ da tutti”.

Ancora sui tre cambi all’intervallo
“Le ho fatto per mettere un po’ di freschezza mentale, ma ne avrei potuto cambiare un po’ di più. Mi aspettavo di più da tutti, come atteggiamento e personalità”.

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Sull’ambiente di Sassuolo: quanto incide sulla prestazione della squadra?
“Questa realtà aiuta tanto i ragazzi perché ti supporta di più e al tempo stesso ti spinge meno perché c’è meno pressione. Per me è più positivo che negativo”.

DIONISI IN CONFERENZA STAMPA

Gli errori individuali oggi pesano tantissimo…
“In parte sì ma credo che oggi ci sia stata una Lazio decisamente positiva e un Sassuolo negativo, dentro al primo tempo ci sono stati una somma di errori individuali che a un certo punto facevo fatica. Al 30′ ho guardato il cronometro, palle buttate fuori, mancava solo che qualcuno si girasse e calciasse a Consigli. Troppi errori tecnici. La cosa positiva rispetto al passato è che un errore ci ha compromesso il risultato, oggi ce ne sono stati tanti di più giocatori, speriamo che ne abbiano fatti tanti nella stessa gara, oggi li abbiamo sommati tutti. Il risultato è giusto, c’è poco da dire”.

Contro Juve e Inter 6 punti, poi 1 punto nelle ultime 3 partite. È anche colpa della sosta?
“Non credo. Non dico che quei risultati ci hanno fatto male perché sono stata il frutto del lavoro. L’Inter sembra quasi imbattibile e noi abbiamo vinto facendo la partita giusta. La gara di oggi è il peggior primo tempo, ma neanche a Frosinone nel secondo tempo siamo stati così, c’era stato l’atteggiamento superficiale, oggi ho visto tanti errori mai visti, errori cambiava errore, i giocatori erano svuotati come se avessero compromesso il campionato. Nella ripresa abbiamo reagito ma dobbiamo prendere tutto. Noi siamo questi”.

Come si aiuta Ruan? Cosa ha detto alla squadra a fine primo tempo?
“Ruan si deve aiutare da solo. Ora vede tutto nero ma non deve vedere tutto nero come non deve vedere tutto positivo quando le cose vanno bene. Nessuno ha problemi ha con lui, sappiamo che potenziale ha, deve star dentro alle prestazioni positive e negative Ci sono giovani che hanno più maturità rispetto all’età, altri invece hanno una maturità che deve ancora farsi e Ruan fa parte di questo. Si sbaglia e sbaglierà ancora, dovrà essere più bravo, dovrà crescere la sua mentalità quando le cose le farà bene. A fine primo tempo ho parlato del secondo, aveva poco senso trovare gli errori del primo. Dovevo focalizzare la squadra per correggere gli errori pià importanti i vista del secondo e anche i cambi sono stati in funzione di quello, ho cercato di cambiare pur pensando che avrei potuto cambiare di più o qualcun altro per mettere dentro qualcuno con la mentalità non condizionata dal primo tempo. Il secondo è stato anche una conseguenza del primo”.

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Vi ha sorpreso la pressione della Lazio? Ha mai avuto paura di perdere Berardi?
“Sorpresi no, perché la palla gliel’abbiamo consegnata noi. La Lazio ha fatto una prestazione da 8, per merito proprio, noi quando abbiamo sbagliato gliel’abbiamo data la palla, poi loro l’hanno fatta e sono stati bravi, sia sui gol ma anche in situazioni dove Consigli ha salvato il risultato. Berardi? Paura ce l’ho per altre cose, non ho paura nemmeno se dovesse andare via un giocatore, sono consapevole che qui i giocatori vengono lavorati e migliorati per essere venduti. Lui è il giocatore più importante e determinante di questa squadra, sarebbe un problema perderlo, si lavora con lui e prima o poi speriamo che non tocchi a me, Domenico deciderà di andare via ma non dipende da me e da noi, per ora ce lo godiamo ancora per un bel po’ ma il futuro non so come andrà”.

Come ha visto la Lazio oggi? Il prossimo a diventare un grande può essere Boloca?
“Sapevo che oggi la Lazio avrebbe fatto una gara importante, aveva avuto i giocatori a disposizione per 2 settimane, quindi una squadra così che ha tutto l’organico a disposizione, lavora due settimane, viene da prestazioni positive, non era il momento migliore per affrontarla, ma dobbiamo prendere tutto e lo sapevamo. Noi avevamo diverse defezioni ed è un peccato non averla giocata al 100% noi ma credo che il risultato sia stato giusto per tanti meriti della Lazio e per demeriti nostri. Boloca deve star dentro ogni partita anche lui. L’unico campione ha il numero 10 nel Sassuolo, gli altri devono crescere: chi deve confermarsi, chi deve dimostrare, Daniel è uno di questi. È arrivato in punta di piedi e sta facendo buone cose, oggi di positivo c’è poco però, tutti responsabili compreso l’allenatore”.

Dopo la sosta con te una sola vittoria in 9 sfide…
“Non posso cambiare il regolamento, dobbiamo lavorarci. In questa tornata avevamo 9 nazionali, alcuni erano giovani, poi Bajrami e Berardi hanno giocato e gli altri no, quindi perdi alcuni ragazzi che sono appena arrivati come Pedersen che è stato pià con la Nazionale che col Sassuolo da quando è arrivato, non sa la lingua. bisognerebbe mandare video ai ragazzi che sono in nazionale per ottimizzare il tutto ma oggi il problema siamo stati noi, non la nazionale. Nel primo tempo ho visto troppi giocatori che non hanno messo coraggio per giocare negli errori e contro una squadra così è difficile”.

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